Home Archivio storico 1998-2013 Esami di Stato Esami di Stato alle porte, gli studenti temono il colloquio

Esami di Stato alle porte, gli studenti temono il colloquio

CONDIVIDI
Se nelle prossime settimane la metà dei 500.000 candidati agli Esami di Stato di scuola superiore non dormirà bene, la colpa è da addebitare allo spauracchio dell’esame orale: a rivelarlo sono stati oltre mille maturandi ai ricercatori dell’istituto SWG e alla redazione del portale www.studenti.it. I dati raccolti sono inequivocabili: “nell’ultima fase dell’esame di maturità – fa sapere la redazione del portale giovanile – la presenza dei commissari esterni crea ansia e timore più di qualsiasi altra prova: è così per il 46 per cento dei maturandi, mentre per il 28 per cento di loro è la seconda prova la più temuta. Il terzo scritto fa paura al 17 per cento degli esaminandi, mentre la prima prova preoccupa solo il 5 per cento degli intervistati. Un 2 per cento di ‘coraggiosi’ non ne teme nessuna”.
Preso atto del disagio generalizzato per il confronto con la commissione, per metà sconosciuta, la redazione del sito studentesco ha quindi diramato alcuni consigli per gestire al meglio il colloquio d’esame: guardare gli esaminatori sempre negli occhi, accertarsi di aver capito bene la domanda prima di rispondere, scegliere un abbigliamento sobrio, che non dia troppo nell’occhio e che non metta in mostra posizioni politiche, rilassarsi prima dell’interrogazione, curare la postura mentre si sta seduti. Studenti.it ha indicato, inoltre, gli errore pratici di evitare a tutti i costi: non attivare atteggiamenti di “chiusura”, come le braccia conserte (“trasmette chiusura nei confronti dei vostri interlocutori”) e non appoggiarsi al tavolo della commissione (“denota un atteggiamento invadente che potrebbe non piacere”). Quando un candidato non è ferrato su un argomento deve dire chiaramente che non lo sa o tirare in ballo un lapsus causato dall’emozione. Un altro errore da evitare è parlare assieme ai commissari: “quando uno o più commissari vi parlano non sovrapponetevi a loro. Anche se avete capito la domanda fateli finire”. E alla fine non chiedere mai come è andata: “nonostante la curiosità, legittima, non mostratevi impazienti”.