Facevo la bidella e ora vado alla Caritas. Maria Luce: “L’organico Covid abbandonato dal governo” – INTERVISTA

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Nella giornata di ieri, 14 febbraio, abbiamo ricevuto la lettera di una ex collaboratrice scolastica che per due anni ha svolto servizio in una scuola pugliese nel cosiddetto organico Covid. La nostra redazione ha pensato di contattarla e nel seguente video, Maria Luce Bianco che fa parte del Comitato organico aggiuntivo ex Covid uniti per la riconferma, ha spiegato la sua vicenda e quella di migliaia di lavoratori Ata dell’organico Covid che hanno perso il lavoro e attendono risposte alle promesse fatte:

La lettera di Maria Luce al Ministro e alla sottosegretaria

Egregi Ministro Valditara e Sottosegretaria Frassinetti,

Oggi per la prima volta sono andata a ritirare il mio pacco Caritas. Oggi per la prima volta ho capito che il Governo mi ha veramente abbandonata ed ha abbandonato migliaia di mamme e papà che come me aveva trovato nella Scuola la sua strada lavorativa. Facevo un lavoro da commessa e sottopagata ma a tempo indeterminato da 14 anni, poi la convocazione da Scuola come collaboratrice per affrontare il periodo pandemico. E finalmente la speranza di un futuro migliore per me e per i miei bimbi.

Lavoro un anno intero, tanto punteggio anche se per farlo facevo 200km ogni giorno e quasi tutto il mio stipendio l’ho speso per la babysitter ai miei bimbi e per il carburante. Continua l’emergenza Covid e sempre in prima linea prendo un altro anno di supplenza, quando il virus era ancora in pericolo ma io vedevo che finalmente qualcosa stava cambiando e nel frattempo maturo ancora punteggio.

Finisce il secondo anno scolastico e all’improvviso ad un passo dal maturare il punteggio necessario per una supplenza più duratura il buio più assoluto. Quei posti in più che hanno risollevato la scuola non servivano più e noi mamme e papà di famiglia ci siamo trovati senza lavoro e senza alcuna prospettiva di futuro.

Noi siamo i nuovi occupabili, voi potete se volete fare in modo che la scuola ritorni ad essere efficiente come in questi ultimi due anni. Il 10 febbraio abbiamo lasciato i nostri figli anche malati a casa per fare tanti km e venire sotto il Ministero da ogni parte d’Italia. Voi potete istituire un tavolo tecnico per parlare della nostra problematica.

Siamo disperati e vogliamo lavorare. Questa è la voce di 55.000 famiglie che diventeranno i nuovi poveri di domani.

Le altre testimonianze

“Sono Giovanna ex collaboratrice Covid, come tanti miei colleghi di tutta Italia oggi mi ritrovo disoccupata e senza nessun aiuto da parte dello stato, dopo 10 anni di lavoro privato sottopagato e di sfruttamento avevo trovato nella scuola l unica strada lavorativa che finalmente mi dava la dignità che aspettavo da anni, per due anni ho servito lo stato e le scuole con grande entusiasmo e professionalità, per andare a lavorare ho dovuto comprare l auto , oggi mi ritrovo senza stipendio e nessun sussidio con il mutuo da pagare ogni mese, mi sembra di fare un brutto sogno invece è pura realtà che stiamo vivendo in tantissimi grazie a chi ha deciso di abbandonarci, siamo delusi e arrabbiati ma mai perderemo la forza di lottare per la conquista della nostra dignità e per il benessere delle scuole e dei bambini e ragazzi che hanno tanto bisogno di noi”.

“Salve, sono André Siciliani, quest’anno compierò 29 anni.Dopo esperienze di sfruttamento nel lavoro privato, tra contratti sottopagati o peggio lavoro a nero sottopagato, dall’ottobre 2020 il sottoscritto con l’inizio delle supplenze a scuola grazie all’Organico Aggiuntivo ha cominciato ad avere una prospettiva di un futuro fatto di un lavoro di stabilità. Una prospettiva che si è rafforzata lavorando sempre dal mese di novembre fino a giugno lo scorso anno. Una prospettiva che ora è stata distrutta da questa politica cieca, insensibile sia alle esigenze della scuola, visto la drammatica carenza di Personale ATA che ha conseguenze sia in termini di sorveglianza, che di pulizia e di servizi amministrativi e sia alle esigenze di cittadini lavoratori che per due anni sono stati in prima linea a sopperire una carenza di personale ATA determinato da una politica di tagli nata dal 2008 con i tagli della Gelmini”.

“Se per molte persone che hanno 45-55 anni non c’è nessuna prospettiva lavorativa senza il lavoro la scuola, per i giovani come il sottoscritto la prospettiva si chiama estremo lavoro precario e sfruttamento. Ma io come tanti non mi arrendo e lotterò insieme ai miei colleghi del Comitato Organico Aggiuntivo per RIPRENDERMI, per RIPRENDERCI il NOSTRO LAVORO, affinché questa maggioranza di governo si prenda le proprie responsabilità e rispetti la promessa elettorale di ripristino immediato dell’Organico Aggiuntivo. La Presidente Giorgia Meloni ha detto di voler dare il lavoro come alternativa al Reddito di Cittadinanza, ebbene ripristini l’Organico Aggiuntivo ATA e Docenti. Che la Presidente Giorgia Meloni, il Ministro Valditara e la Sottosegretaria Paola Frassinetti che in campagna elettorale aveva espresso una certa sensibilità su questa tematica ascoltino questo grido di aiuto…”