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Feste aggiuntive imposte dalle scuole: mentre Valditara ne parla ai colleghi ministri, la Regione Lombardia di centrodestra dice no. Manzi (Pd): Lega isolata

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La presa di posizione in CdM del ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara contro la “creazione” da parte delle scuole di nuove festività legate a feste religiose, non sembra nascere sotto i migliori auspici: nella stessa giornata nella quale il responsabile del Mim avrebbe introdotto la proposta al Governo, a sorpresa il Consiglio regionale della Lombardia ha bocciato una mozione – contro le modifiche al calendario scolastico e per conferire poteri di monitoraggio alle Regioni – presentata da firmata dal leghista Davide Caparini, che chiedeva alla giunta di attivarsi con lo stesso Governo “per garantire che la normativa statale provveda a regolamentare il tema delle deroghe scolastiche”.

Una iniziativa del Carroccio anche per “evitare una possibile proliferazione di interruzioni dell’attività didattica” e che “possano esserci discriminazioni rispetto a tutte le confessioni religiose, prevedendo altresì l’introduzione di adeguati strumenti di monitoraggio in capo alle Regioni”.

Arrivato in Aula, il testo, dopo le polemiche delle ultime settimane partite dall’intenzione di una scuola di Pioltello, l’istituto Iqbal Masih, di chiudere il 10 aprile, giorno di fine Ramadan, è stato votato: a sorpresa, con 34 consiglieri contrari l’Aula a maggioranza centrodestra ha però respinto la mozione.

I conteggi parlano chiaro: la minoranza in Aula è rappresentata da 30 consiglieri. I contrari alla mozione sono stati 34. Considerando che erano assenti alla votazione, tra le fila delle opposizioni, sei consiglieri, sono almeno 10 i voti contrari arrivati anche dalla maggioranza.

Il suo esito è stato quindi visto come una bocciatura, anche dal “fuoco” amico, verso la posizione intransigente della Lega contro l’eccesso di stranieri nelle classi: una situazione tutto sommato “specchio” della società sempre più composta da non italiani e soprattutto giovani stranieri nati in Italia.

“Il consiglio regionale ha dato un’ottima dimostrazione di democrazia e rispetto della comunità scolastica e dell’autonomia didattica di Pioltello, bocciando una odiosa mozione della Lega che voleva ancora una volta fomentare l’intolleranza e l’odio”, hanno commentato il capogruppo Pd Pierfrancesco Majorino e la consigliera Paola Bocci.

Secondo la deputata e segretaria del Pd Lombardo Silvia Roggiani si tratta di “una disfatta per la Lega” che “conferma la scelta legittima dell’Istituto”.

“Così come per le carriere Alias, la maggioranza perde i colpi e non vota compatta la mozione della Lega che era pretestuosa e strumentale e puntava a negare una società fondata sull’inclusione, sull’interazione tra culture e sul confronto tra religioni. Ancora una volta – ha aggiunto la consigliera del M5s Paola Pizzighini – si spaccano sui temi fondamentali come diritti e scuola. Hanno parlato di tradizione ed è arrivato Giuda a tradire perché alle loro ideologie non ci credono nemmeno loro…”.

Per FdI ha parlato la consigliera Chiara Valcepina assicurando che “abbiamo condiviso i contenuti della mozione presentata dalla Lega”. “Il caso mediatico, (della scuola di Pioltello, ndr) a nostro giudizio, ha creato molto rumore senza soffermarsi, come spesso accade, sulla reale aderenza ai fatti, strumentalizzando quanto accaduto” ha concluso Valcepina sottolineando che “è necessario mettere a fuoco con chiarezza le regole di questo aspetto della vita scolastica”.

Intanto, contro l’iniziativa leghista portata anche in Consiglio dei ministri, si è schierato compatto il Pd.

“Valditara combatte una crociata che non esiste, se non nella sua mente – ha detto la deputata democratica Ouidad Bakkali – : i problemi della scuola sono altri non certo le festività religiose. Invece di perdere il suo tempo in proposte ideologiche e senza senso pensi a come risolvere il sovraffollamento delle classi, l’alta dispersione scolastica, l’inclusione e la carenza di professori. Questi sono i temi a cui le famiglie chiedono risposte”.

Dello stesso tenore le parole dell’on. Irene Manzi, responsabile scuola del Pd: “Non si usa la scuola per fare ridicole crociate ideologiche anti-Islam. E si rispettano le decisioni didattiche prese in autonomia dagli organi collegiali delle singole istituzioni. Oggi con il voto contrario alla odiosa mozione della Lega in regione Lombardia speriamo si metta la parola fine a questa indecorosa e incivile battaglia politica fatta sulla pelle di una comunità scolastica che ha fatto dell’integrazione un fiore all’occhiello”.

Secondo Manzi, “la Lega è ormai isolata e gli stessi partiti di maggioranza dimostrano di non condividere una battaglia politica che fomenta l’intolleranza”.

Anche per la dem, il ministro Valditara dovrebbe “tornare ad occuparsi delle questioni serie che riguardano la scuola e la smetta di usarla strumentalmente per fare campagna elettorale. Non si piegano le istituzioni a fini politici ed ideologici e, soprattutto, non si mette a rischio la serenità di una comunità scolastica per fare propaganda. Speriamo che questa brutta pagina sia finalmente chiusa”, ha concluso Manzi.

I deputati del M5s in commissione Cultura alla Camera e al Senato, invece, stentano a credere che il problema possa essere stato trattato nel Consiglio dei ministri.

“Se davvero questo governo occupa un cdm per discutere di vietare la chiusura delle scuole in occasione delle feste religiose significa che vivono su Marte. A parte il fatto che calpesterebbero l’autonomia scolastica, ma pensano davvero che siano queste le priorità della scuola pubblica italiana? Perché non occupano qualche cdm per discutere di abbattimento del precariato, degli istituti che stanno accorpando selvaggiamente in tutta Italia, delle conseguenze terribili dello Spacca-Italia della Lega sul sistema scolastico nazionale? Perché non parlano mai di investimenti? Questo è purtroppo il destino che ha la scuola pubblica sotto Giorgia meloni e Giuseppe Valditara: essere usata per fare propaganda e piccole battaglie di regresso culturale”.