Home Personale Giuliano: “Rivedere ruolo dei presidi in tema di rischi strutturali per gli...

Giuliano: “Rivedere ruolo dei presidi in tema di rischi strutturali per gli edifici”

CONDIVIDI

Sul proprio profilo Twitter ufficiale, il sottosegretario al Ministero dell’Istruzione, Salvatore Giuliano, interviene sulla questione della sicurezza scolastica e sul ruolo dei presidi. Per Giuliano: “Occorre rivedere le responsabilità ed il ruolo dei dirigenti scolastici in tema di rischi strutturali ed impiantistici degli edifici scolastici”.

Cosa prevede il Testo Unico

Ricordiamo che il Testo Unico in materia di sicurezza sul lavoro (Decreto legislativo 81/2008) prevede che sia il dirigente scolastico ad occuparsi degli obblighi relativi agli interventi strutturali e di manutenzione necessari per assicurare la sicurezza della scuola. Il Testo Unico, però, non specifica su chi ricadano le responsabilità qualora si concretizzino danni a cose e persone.

Attenzione, però. Gli edifici scolastici pubblici sono di proprietà degli enti presenti sul territorio e i presidi non hanno poteri decisionali illimitati sulla manutenzione del bene immobile. Inoltre i dirigenti scolastici non hanno competenze, conoscenze e informazioni tecniche relative sull’edificio e non possiedono le competenze ingegneristiche per valutare con precisione le situazioni di pericolo.

Di questo se ne è parlato già nel 2017 con due proposte di legge in Parlamento, concernenti la responsabilità dei dirigenti scolastici in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro.

L’individuazione del dirigente scolastico quale datore di lavoro non è pienamente coerente con quanto previsto dall’art. 2, comma 1, lett. b) del decreto legislativo 81/08, considerando che, come già detto, il dirigente scolastico non è competente circa la manutenzione ordinaria e straordinaria degli edifici scolastici né è dotato, sul tema, di autonomi poteri di spesa. Di queste competenze è invece titolare l’ente proprietario.

Adesso il sottosegretario Giuliano, su Twitter, fa capire che il governo vuole un cambio di rotta sulla materia.