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Green pass, la App per il controllo varrà solo per i dipendenti del MI

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Le modalità del controllo del Green pass tramite App, predisposte dal Ministero dell’Istruzione, si fonderanno, nella fase automatizzata, a regime, sull’utilizzo della piattaforma SIDI, pertanto tali procedure potranno essere adoperate solo da parte di istituzioni educative o scolastiche il cui personale sia dipendente del Ministero.

Una ragione in più per credere che collaboratori e personale delle cooperative per il momento siano fuori dall’obbligo di Green pass, nonostante, da quello che è emerso nell’incontro tra Ministero e sindacati di ieri 30 agosto, sembrerebbe che la volontà sia quella di estendere l’obbligo di Green pass a tutti i lavoratori che a vari titolo operano nella scuola. Un imminente Dpcm dovrebbe chiarire una volta per tutte la questione, esplicitando quali categorie, esattamente, siano destinatarie dell’obbligo di esibizione del Green pass. Ecco per quali categorie bisognerà fare chiarezza:

  • esperti esterni,
  • assistenti alla comunicazione,
  • assistenti all’autonomia,
  • collaboratori nell’ambito del Piano Estate,
  • collaboratori nell’ambito della disabilità,
  • personale del servizio mensa/refezione.

Ad oggi, insomma, la norma non attribuisce a questi soggetti alcun obbligo di Green pass.

La nota diramata ieri dal Ministero dell’Istruzione, con tutte le specifiche su come sarà il controllo del Green pass per docenti e personale scolastico, non affronta il tema, limitandosi a ribadire che l’obbligo del possesso e il dovere di esibizione della certificazione verde COVID-19 vale per tutto il personale scolastico. Ancora una volta non si entra nel merito di cosa si intenda esattamente per personale scolastico.

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Come avviene il controllo mediante App?

Fino al 13 settembre, controllo ordinario

Il controllo avverrà mediante App “VerificaC19”, installata su un dispositivo mobile. Il Dirigente o suo delegato chiede individualmente al personale di mostrare il certificato Verde COVID19 sia cartaceo sia digitale.

L’App “Verifica.c19” scansiona il QR code e fornisce uno dei seguenti risultati:

  • Schermata verde: la certificazione è valida per l’Italia e l’Europa.
  • Schermata azzurra: la certificazione è valida solo per l’Italia.
  • Schermata rossa: la certificazione non è ancora valida o è scaduta o c’è stato un errore di lettura, il personale non potrà accedere nei locali scolastici se non dopo aver eseguito il test antigenico rapido o molecolare.

L’applicazione consente di riscontrare l’autenticità e la validità delle certificazioni emesse dalla Piattaforma nazionale digital green certificate (DGC), senza rendere visibili le informazioni che ne hanno determinato l’emissione e senza memorizzare informazioni personali sul dispositivo del verificatore. Pertanto, nel pieno rispetto della privacy.

Dal 13 settembre, controllo automatico

A partire probabilmente dall’inizio delle lezioni, il controllo dovrà essere automatizzato, in quanto non sarà più il docente a mostrare il QR code del proprio Green pass ma sarà il dirigente stesso (o chi per lui) a risalire alle informazioni sanitarie del personale scuola mediante il sistema informatico che dovrebbe incrociare i dati del Ministero dell’Istruzione (piattaforma Sidi) con quelli del Ministero della Salute (piattaforma nazionale digital green certificate – DGC), rilasciando la stessa schermata della procedura ordinaria, nel rispetto della privacy:  schermata verde, schermata azzurra, schermata rossa.

Nella nota leggiamo anche: “Per l’adozione della procedura tratteggiata, destinata al personale delle istituzioni scolastiche statali, è richiesto uno specifico intervento normativo, atto a consentirne l’utilizzo nel rispetto della protezione dei dati personali”. Il vice direttore Reginaldo Palermo spiega il senso di questa dicitura a questo LINK.