Home I lettori ci scrivono In risposta alla docente calabrese “inorridita”

In risposta alla docente calabrese “inorridita”

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Pubblichiamo la replica da parte degli insegnanti di un istituto professionale di Potenza, in seguito alla lettera di una docente, che abbiamo pubblicato nei giorni scorsi.

Concedendo il sacrosanto diritto di replica ai docenti dell’istituto, puntualizziamo che abbiamo deciso di pubblicare la lettera di Giuseppina Tallarico in quanto sprovvista di precisi riferimenti, cioè non vi erano menzionati nomi e cognomi di persone coinvolte o il nome esatto della scuola (Un istituto professionale di Potenza).

In seconda battuta, in quanto testata giornalistica, siamo tenuti a verificare solo le notizie prodotte dai nostri giornalisti, e non le lettere che arrivano da parte dei lettori, escluse quelle che potrebbero contenere reati a mezzo stampa.

In risposta alla lettera dal titolo “Il dramma di una docente calabrese” pubblicata nella sezione “I lettori ci scrivono” il 14/03/2019, NOI docenti dell’Istituto Professionale di Potenza ci dissociamo e contestiamo quanto sostenuto dall’insegnante Giuseppina Tallarico.

Pur comprendendo che le parole scritte nella lettera sono dettate da un cuore e un’anima ancora troppo doloranti, non possiamo rimanere indifferenti e silenziosi di fronte all’immagine del nostro Dirigente Scolastico così come descritta dalla collega.

Il dott. prof. M.C.N. è una persona dolce, leale, altruista, determinata, in grado di trasmettere energia positiva perché mette anima e cuore in tutto quello che fa.

Leggere di fiori, corone, cuscini, telegrammi ci intristisce, perché la morte di un congiunto e l’elaborazione di un lutto è un momento intimo, personale, doloroso che non può e non deve tradursi in un accanimento distruttivo nei confronti di se stessi e delle persone che ci circondano. In questo caso la collega Tallarico si è accanita nei confronti di una persona di profondo spessore, mite e attenta alle esigenze di tutti, doti uniche che appartengono alle persone vere, che è in grado di guidare con autorevolezza, competenza e spirito di sacrificio la nostra comunità scolastica.

Purtroppo le persone reagiscono nei modi più disparati alle situazioni che la vita gli pone davanti.

Infine, il nostro ultimo pensiero va alla vostra testata, che ha consentito la pubblicazione di una lettera denigratoria senza verificarne la veridicità. Ricordiamo, infatti, alla Casa Editrice La Tecnica della Scuola, che la libertà di manifestazione del pensiero prevista dall’art. 21 Cost. si traduce nella libertà di diffondere attraverso la stampa e gli altri mezzi di comunicazione notizie e commenti, anche lesivi della reputazione altrui solo se ricorrano le seguenti condizioni:

  1. a) verità (oggettiva o anche solo putativa, purché frutto di un serio e diligente lavoro di ricerca) dei fatti esposti;
  2. b) utilità sociale dell’informazione, consistente nell’esistenza di un interesse pubblico alla conoscenza dei fatti riferiti, anche in relazione alla loro attualità.

Noi docenti chiediamo, con la presente, l’immediata rimozione della lettera “Il dramma di una docente calabrese” pubblicata nella sezione I lettori ci scrivono il 14/03/2019

 

I docenti dell’Istituto Professionale di Potenza