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Intelligenza artificiale in classe, la creatività degli studenti ne risente? Il questionario Tecnica della Scuola-Indire sui docenti e l’IA – PARTECIPA

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L’intelligenza artificiale sta entrando sempre più in tutte le attività del quotidiano e sta cambiando pesantemente il mondo del lavoro. Anche la scuola non è avulsa dall’enorme impatto che sta avendo l’introduzione dell’IA nella didattica tradizionale.

Grazie a strumenti sempre più sofisticati e accessibili, l’IA sta cambiando, infatti, il modo con cui gli studenti possono apprendere e risolvere problemi.

IA in classe, strumento utile o dannoso?

Il dibattito internazionale sui benefici dell’intelligenza artificiale nella didattica è sempre molto acceso, è responsabilità degli esperti trovare la giusta chiave di lettura per far in modo che diventi sempre più strumento a supporto che un ostacolo delle lezioni.

Le tradizionali metodologie di insegnamento non vengono abbandonate, ma devono fondersi con le nuove tecnologie digitali. Questa combinazione se adottata correttamente è in grado di rafforzare il coinvolgimento degli studenti, rendendoli attivi protagonisti del proprio percorso formativo.

L’IA strumento utile anche per i docenti

Intelligenza artificiale nelle scuole non solo ad uso degli studenti ma anche degli insegnanti come partner dei docenti stessi, supporto prezioso per rendere la didattica, inclusiva e accattivante.

In diverse scuole negli USA gli insegnanti svolgono diversi corsi per imparare ad utilizzare questi strumenti e per capire come usarli ed integrarli con la lezione tradizionale.

Lo studio FNEGE 2024 conferma questa tendenza: il 43% degli insegnanti utilizza IA generative per progettare contenuti didattici, mentre il 41% la sfrutta per adattare i materiali alle esigenze specifiche dei singoli studenti.

L’uso dell’IA e del digitale non solo migliora l’efficienza dell’apprendimento, ma permette anche di creare percorsi educativi più equi e inclusivicapaci di rispondere alle esigenze di un target di studenti sempre più diversificato. Questo è fondamentale in un contesto in cui la formazione continua e la capacità di adattamento sono diventate sempre più competenze essenziali per il successo professionale.

In conclusione, possiamo affermare che è essenziale che il sistema scolastico adotti sempre più un approccio in grado di integrare le nuove tecnologie digitali senza rinunciare ai metodi tradizionali che rimangono insostituibili.

Si tratta della nuova sfida da affrontare tutti insieme, addetti ai lavori, educatori, esperti. Occorre un approccio trasversale, non solo tecnologico ma anche culturale ed etico.

Solo prendendo questa strada, la scuola sarà in grado di formare cittadini del futuro digitali, competenti e pronti ad affrontare le sfide del futuro che hanno davanti gli studenti di adesso.

Il questionario della Tecnica della Scuola e Indire

E’ proprio per questo motivo che Tecnica della Scuola e il gruppo di ricerca Paths di Indire hanno realizzato il questionario rivolto ai docenti di ogni ordine e grado delle nostre scuole, per affrontare il tema dell’AI applicato alla didattica.

Una ricerca unica in Italia, il primo questionario per gli insegnanti che si stanno cimentando con quello che da molti è visto come lo strumento che caratterizzerà il presente e il futuro della nostra vita, in ogni settore, compresa la scuola.

Tante le ricerche internazionali susseguitesi negli ultimi tempi che hanno cercato di capire se l’intelligenza artificiale può essere utilizzata nella pratica didattica del docente per migliorare l’apprendimento degli studenti.

Grazie all’indagine lanciata da Indire e La Tecnica della Scuola, il docente risponderà a una serie di domande semplici ma pratiche chiarendo qual è il rapporto attuale che vive con l’IA. L’utilizzo di questo strumento, a disposizione di tutti i docenti, può riflettersi sull’apprendimento degli alunni che, in alcuni casi, sembrano essere più avanti dei loro insegnanti nella conoscenza del mezzo.

La ricerca proverà a svelare, con l’aiuto dei partecipanti, quale uso il docente fa dello strumento, se può servire nella pianificazione delle attività didattiche, nell’organizzazione delle attività extra docenza, quanto e in cosa può essere utile per lo studente, i motivi che possono ostacolare (se ci sono) l’utilizzo dell’IA in classe. 

I risultati dell’indagine, che si chiuderà il 16 febbraio 2025, saranno pubblicati sul portale della Tecnica della Scuola e sul sito di Indire.

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