Le donne sono retribuite in media il 23% in meno rispetto agli uomini, nonostante siano più istruite.
Il dato è rilevabile dal report Istat “Condizioni di vita, reddito e carico fiscale“, riferito all’anno 2017.
Nell’interpretare la differenza di retribuzione tra uomini e donne si deve tener conto che le donne sono più spesso occupate con contratti part-time o con orario ridotto (ad esempio nell’istruzione).
Il gap supera il 29% nel caso di percettori di reddito autonomo: le donne ricevono in media il 14,4% in meno tra i lavoratori meno istruiti e ben il 38,5% in meno tra i più istruiti.
La differenza retributiva di genere è pari al 20% in meno per i giovani dipendenti e oscilla tra il 23,1% e il 24,8% in meno per i lavoratori delle classi d’età centrali.
A livello territoriale il differenziale di genere in valore assoluto è più marcato tra i lavoratori dipendenti del Nord e meno pronunciato nel Mezzogiorno.
Dall’indagine Istat è anche risultato che un livello di istruzione più alto del principale percettore di reddito della famiglia risulta sistematicamente associato a una collocazione nella parte alta della distribuzione dei redditi e, quindi, a migliori condizioni economiche. Infatti, appartengono al quinto più ricco della distribuzione quattro persone su dieci (42,9%) appartenenti a famiglie con percettore principale laureato.
Sulla questione dei programmi di storia nella scuola primaria, il ministro Valditara non demorde: intervenendo…
La scuola rimane uno dei pochi settori del pubblico impiego dove c’è spazio per trovare…
Non saprei dire se gli studenti di oggi (o molti di loro) siano ansiosi e…
Mancano pochi giorni per inoltrare le istanze per l’adesione al Piano Estate, riferito all’anno scolastico…
ChatGpt è un tipo di sistema di intelligenza artificiale progettato per comprendere e generare linguaggio…
La prevenzione del bullismo e del cyberbullismo a scuola è essenziale per garantire un ambiente…