La Senatrice Francesca Puglisi è, sicuramente insieme a Davide Faraone, la parlamentare del Partito democratico, che più di ogni altro, si è esposta politicamente per promuovere ed approvare il Ddl sulla scuola. Oggi 7 luglio 2015, la responsabile scuola del partito democratico e relatrice al Senato della riforma della scuola, ironia della sorte, oltre a festeggiare il suo compleanno , festeggerà anche l’approvazione della più contestata riforma della scuola dell’era repubblicana.
Infatti la Francesca Puglisi è nata a Fano il 7 luglio 1969, e, proprio nella ricorrenza del suo 46esimo compleanno, alla Camera dei deputati, si sta registrando l’ultimo atto della riforma scolastica. Ci piace ricordare, in un giorno di festa per la Senatrice Puglisi, quando, la stessa responsabile scuola del PD, era fortemente contraria alla chiamata diretta dei docenti da parte dei dirigenti scolastici.
Infatti la Puglisi definiva una stravagante sperimentazione sul reclutamento degli insegnanti, che doveva rimanere un compito dello Stato e non del dirigente scolastico, quella proposta di legge sul reclutamento dei docenti dell’assessore all’istruzione della Lombardia Valentina Aprea.
C’è da pensare che, con l’avanzare dell’età, la Senatrice Puglisi si sia convinta della necessità e della bontà della chiamata diretta dei docenti da parte dei dirigenti scolastici. Nel frattempo a Montecitorio è partita la discussione dell’approvazione del Ddl scuola, si tratta di una finta discussione in quanto il testo è blindato. Una legge composta da un solo articolo e 212 commi che modificheranno il futuro della scuola e che consentirà, per la soddisfazione della stessa Puglisi, ai dirigenti scolastici di formulare proposte di lavoro ai docenti che si troveranno nei famigerati Albi territoriali.
Mentre la legge sta per essere approvata in via definitiva e gli insegnanti stanno manifestando, ignorati da tutti e senza essere ascoltati, in Piazza Montecitorio, la Puglisi festeggia felicemente. Non ci resta altro che fare tanti auguri alla responsabile scuola del Partito democratico, sottolineando la particolare coincidenza di un curioso e sintomatico doppio festeggiamento.
