
Il Ministero dell’Istruzione si appresta a introdurre le Nuove Indicazioni Nazionali per la scuola, che entreranno in vigore nell’anno scolastico 2026-27. Una delle proposte che fa più discutere riguarda la reintroduzione dello studio del latino nella scuola secondaria di primo grado. In verità, la volontà del Ministro mira all’approfondimento di testi e contenuti classici e, soprattutto, ad appassionare gli alunni allo studio delle nostre origini.
Pubblichiamo un interessante contributo riferito all’I.C. Borrello Fiorentino di Lamezia Terme:
“Apprendere una disciplina, per molti retaggio di un passato lontano e avulso dalle esigenze moderne, legate soprattutto all’avanzare della IA, è sicuramente un dibattito aperto su cui il mondo della scuola si sta interrogando, ed è qui che entra in gioco l’esperienza dell’I.C. Borrello Fiorentino di Lamezia Terme, che ha implementato lo studio del latino nella scuola secondaria di primo grado già nel 2021.
In particolare, il Dirigente Scolastico Giuseppe Guida ha accolto la sfida didattica a seguito di un convegno sull’importanza neuropsichiatrica della lingua latina nell’età evolutiva del prof. Marco Santilli. L’illustre pedagogista, specializzato in Psicologia Scolastica, definisce il “patrimonio linguistico come archeologia conservativa della nostra mente da cui si evince che il latino ne è parte unica e imprescindibile”.
Con tali premesse da ormai quattro anni, nella scuola secondaria di primo grado dell’I.C. Borrello Fiorentino di Lamezia Terme, il Dirigente scolastico, utilizzando la quota di autonomia curricolare del 20% di cui all’art. 8 del DPR 275/1999 ha deciso di introdurre in orario curriculare, l’ora di latino “opzionale” concomitante con la decima ora di approfondimento di Lettere. La definizione delle attività didattiche è stata possibile anche grazie alla collaborazione del dipartimento di Lettere dell’allora Liceo Classico “F. Fiorentino.
Le difficoltà organizzative sono state superate individuando tra i docenti di lettere quelli abilitati all’insegnamento del latino, lavorando per classi parallele.
Orbene, ciò che viene contestato alla proposta del Ministro Valditara è l’assenza, nell’organico delle scuole secondarie di primo grado, di docenti abilitati all’insegnamento del latino. L’ostacolo è facilmente superabile con la sottoscrizione di un accordo di rete di scopo tra gli Istituti secondari di primo grado e i Licei del territorio, ai sensi dell’art. 7 del DPR 275/1999 e della legge 107/2015.
Il bilancio dei risultati dell’esperienza dell’IC Borrello Fiorentino, già al termine del primo triennio, evidenzia quanto questa proposta migliori il patrimonio lessicale degli alunni, aumenti i tempi di attenzione e sviluppi il pensiero critico avvalorando, altresì, la tesi sostenuta dal Prof. Santilli”.