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Lazzari (Ordine Psicologi): “dopo pandemia nulla di concreto per disagio psicologico. La scuola non ha programmi strutturali”

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“L’aumento dei suicidi e dei tentati suicidi, soprattutto tra i giovani, è la drammatica punta di un iceberg di disagio psicologico per il quale non si è fatto nulla di concreto dopo la pandemia, tranne belle parole e dichiarazioni di intenti. Non si risponde ai bisogni psicologici con slogan facili o con iniziative effimere. La scuola italiana nel 2023 non ha programmi strutturali per fare prevenzione e ascolto, per aiutare i ragazzi e le famiglie là dove portano i loro problemi. Noi non ci stancheremo di denunciare questa situazione, che fa della salute psicologica un privilegio per pochi”. 
Lo afferma David Lazzari, presidente del Consiglio nazionale dell’Ordine degli Psicologi, in occasione della Giornata mondiale per la prevenzione dei suicidi.

Psicologo a scuola, l’incontro a giugno tra Valditara e Lazzari

In merito allo psicologo a scuola, lo scorso mese di giugno, il ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, aveva incontrato il Presidente del Cnop (Consiglio Nazionale dell’Ordine degli Psicologi) David Lazzari, per confrontarsi sul tema.

Nel loro incontro, Mim e Cnop avevano avviato un tavolo di confronto per individuare soluzioni positive e garantire un presidio efficace sulla base delle esigenze di ciascun istituto scolastico.

Entrambi avevano concordato sulla necessità di una visione di sistema che attraverso la psicologia scolastica si occupi dalla prevenzione, della promozione delle risorse psicologiche delle nostre ragazze e dei nostri ragazzi, e che abbia la capacità di intercettare precocemente le potenziali situazioni di disagio.