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Le graduatorie interne d’Istituto continueranno ad esistere

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Con l’attuazione della legge 107/2015 in tema di mobilità , il timore di andare in soprannumero  e di perdere definitivamente la titolarità nella propria scuola è molto forte.

La legge 107/2015 al comma 73 dell’art.1 prevede che il  personale  docente  in  esubero o soprannumerario nell’anno scolastico 2016/2017 è assegnato agli ambiti territoriali.
Nelle sale insegnanti delle scuole si trovano alcuni docenti preoccupati del fatto che fra qualche mese, dopo le iscrizioni alle classi prime che termineranno il 22 febbraio e dopo la formazione degli organici dell’autonomia, potrebbero trovarsi perdenti posto e assegnati d’ufficio nell’ambito territoriale di riferimento della scuola.
Tenendo conto che un ambito territoriale sarà grande, nella migliore dell’ipotesi, quanto la terza parte di un’ intera provincia, perdere la titolarità nella propria scuola significa fare un salto nel buio dei mega ambiti territoriali.
Quindi quella di questi insegnanti è una preoccupazione più che giustificata, anche perché l’assegnazione ad un ambito territoriale è una procedura irreversibile, nel senso che perdendo la titolarità dalla propria scuola ed essendo assegnati ad un ambito territoriale non si potrà più ritornare ad essere titolari né nella scuola di precedente titolarità né tantomeno in un’altra scuola dell’ambito.
Ma come verranno individuati i soprannumerari per l’anno scolastico 2016/2017?
L’intenzione del MIUR è quella di lasciare in vita almeno per questo anno scolastico le graduatorie interne d’Istituto per l’individuazione dei perdenti posto.
Quindi appare quasi certo che le graduatorie interne d’Istituto continueranno ad esistere. Per quanto attiene l’organico della scuola primaria dovrebbero essere compilate distinte graduatorie per ognuna delle tipologie di posto che compongono l’organico stesso. Quindi ci sarà la graduatoria di posto comune e quella di lingua inglese.
Il personale in soprannumero per l’insegnamento della lingua inglese, prima delle operazioni di mobilità, confluirebbe nella graduatoria relativa al tipo posto comune e solo da questa graduatoria verrebbero individuati i docenti perdenti posto sull’organico dell’istituto da destinare d’ufficio nell’ambito territoriale di appartenenza.
Alcune categorie protette di docenti, come ad esempio chi si avvale della legge 104/92,  potranno godere della esclusione dalla graduatoria d’Istituto.
Anche nelle scuole secondarie chi si avvale della legge 104/92 o gode di altre precedenze non verrà graduato al fine di individuare il perdente posto, inoltre non si procede all’individuazione come soprannumerari dei docenti nei cui confronti sia possibile costituire l’orario con 18 ore settimanali d’insegnamento utilizzando spezzoni orari della stessa classe di concorso, presenti nella scuola di titolarità o in quelle di completamento.
La novità di quest’anno che potrebbe essere proposta è quella di consentire al docente che rischia di perdere il posto di completare l’orario di servizio, all’interno dello stesso Istituto d’Istruzione Superiore, anche con ore dei materie affini a quella di titolarità. Si sta anche ragionando di fare negli Istituti di Istruzione Superiore una graduatoria interna unica visto che l’organico dell’autonomia dovrebbe essere unico.
I dirigenti scolastici, sulla base della nuova tabella organica e delle graduatorie interne d’Istituto, dovranno notificare per iscritto immediatamente agli interessati la loro posizione di soprannumero, la loro perdita di titolarità e l’assegnazione all’ambito territoriale di pertinenza. Altre novità sulle graduatorie interne d’Istituto sono riferibili ad un nuovo modo di calcolare il punteggio di servizio, la continuità , la valutazione dei titoli e le esigenze familiari.
Attendiamo di sapere qualcosa di più preciso ed ufficiale con il prossimo incontro tra Miur e Sindacati. Nel frattempo i docenti stanno con il fiato sospeso sperando di non finire in soprannumero perdendo la titolarità nella scuola e provando la mortificazione di essere esposto nella vetrina degli acquisti del proprio ambito territoriale.