L’Educazione musicale può essere integrata all’Educazione civica? Sì, si può fare educazione civica anche con la musica. La formazione del cittadino, infatti, prevede la realizzazione del diritto alla musica e alla sua bellezza: la cittadinanza musicale rimane ancora, per molti aspetti, un diritto non compiuto, ostacolato da stereotipi di vario tipo. (VAI AL CORSO)
Le Linee guida per l’insegnamento dell’Educazione Civica (DM n.35 2020), con il loro prescrittivo richiamo all’interdisciplinarietà impongono, a coloro che credono nel valore fondante della cultura, di rimodulare spazi di azione e di intervento per una piena e completa attuazione del curriculum di Educazione Civica.
Nel panorama attuale formare un pubblico consapevole e orientato, è una sfida importante.
La cultura musicale in Italia risente dell’isolamento settoriale che grava tradizionalmente sulle discipline musicali, il più delle volte relegate nell’ambito dell’apprendimento non formale ed informale.
Con facilità si è dimenticato che la musica è strumento ed espressione di cultura: recuperare questa dimensione significa riscoprire il senso e la funzione della musica nella vita umana e per il cittadino.
L’accesso al patrimonio musicale è una conquista che si avvererà con il potenziamento educativo e la socializzazione collettiva del sapere, all’interno di in un delicato processo di ricostruzione di senso e di significato in grado di colmare la distanza che separa l’abulia musicale da un’autentica affermazione del diritto alla musica.
Su questi argomenti il corso Musica e cittadinanza, in programma dal 28 marzo, a cura di Maria Paola Sevieri.
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