
Ieri, 10 gennaio, è uscita su Sky la tanto attesa serie tv M – Il figlio del secolo, tratta dal romanzo di Antonio Scurati e diretta da Joe Wright, in cui l’attore italiano Luca Marinelli interpreta Benito Mussolini, nel momento dell’ascesa del fascismo.
Quest’ultimo, intervistato da Vanity Fair, si è aperto in merito alle sue sensazioni alle prese con un ruolo così complicato e dalla forte valenza storica, parlando anche della sua esperienza a scuola. “Pensavo di conoscere la storia ma mi sono trovato di fronte alla mia ignoranza, perché non sapevo veramente tutto. Penso che sia importante proprio questo nella serie, il fatto di essere messi davanti alla propria ignoranza per riconoscerla e colmarla”, ha esordito.
Marinelli e la brutta esperienza a scuola
Marinelli, classe 1984, ha avuto non poche difficoltà tra i banchi: “Sono stato bocciato due volte. La scuola è stato un periodo particolare, e la mia strada l’ho trovata solo dopo, piano piano. Essere bocciati non è una cosa bella, per nulla. È una situazione che quasi vieterei. Non è solo colpa del ragazzo, ma anche dell’ambiente, della scuola, di chi insegna. Credo che ci sia una corresponsabilità. Ma ero comunque curioso, forse dovevo solo essere stimolato”.
A La Stampa l’attore ha ribadito il concetto: “Sono stato bocciato due volte, quello della scuola è stato un periodo particolare, diciamo che la mia strada l’ho trovata dopo, pian piano. Ero un ragazzo curioso come tanti, che forse andava semplicemente stimolato. Comunque essere bocciato non è una cosa bella, anzi, io quasi la vieterei, perché, secondo me, c’è una sorta di corresponsabilità. Non è solo il ragazzo che non va bene, ma forse anche chi insegna, la scuola, l’ambiente”, ha concluso.