Home Attualità Manifestazione studentesca: di scuola-lavoro non si deve morire. No al Pcto

Manifestazione studentesca: di scuola-lavoro non si deve morire. No al Pcto

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Il caso dello studente di Udine rimasto ucciso nel suo ultimo giorno di stage, colpito da una barra d’acciaio di 150 chilogrammi, continua a far discutere e a incendiare gli animi nelle piazze. Tensioni anche questa mattina a Torino tra le forze dell’ordine e gli studenti che manifestano per Lorenzo.

Fonti Ansa riferiscono di un tentativo dei manifestanti di trasformare il presidio in corteo, nonostante il divieto per le restrizioni della zona arancione, cui le forze dell’ordine avrebbero reagito con alcune cariche di alleggerimento all’altezza di corso Siccardi. I manifestanti, circa duecento, avrebbero poi cercato di forzare gli sbarramenti delle forze di polizia per dirigersi per le vie del centro.

Anche a Terni oggi una manifestazione con centinaia di studenti, docenti e personale ATA per protestare contro la tragedia, un corteo che ha attraversato il centro cittadino per rivendicare: Di scuola-lavoro non si deve morire.

La manifestazione è stata indetta dal Movimento Studentesco, l’Unione degli studenti, la federazione Gioventù Comunista, il centro sociale G. Cimarelli mentre lo sciopero del personale docente è ATA delle scuole superiori è stato proclamato dal sindacato COBAS della scuola.

Il corteo di Terni ha chiesto:

  • l’abolizione del PCTO/Alternanza scuola lavoro nelle scuole;
  • la revisione dei percorsi formativi nei centri di formazione professionale;
  • stage volontari per gli studenti fuori dal tempo scuola e retribuiti;
  • sostituzione dell’addestramento al lavoro con la riflessione critica e la formazione approfondita sui diritti e sulla sicurezza sul lavoro;
  • formazione specifica al lavoro a carico delle aziende dopo la fine dei percorsi di studio;
  • ammodernamento dei laboratori nelle scuole con la strumentazione necessaria;
  • eliminazione classi-pollaio, aumento degli organici (docenti e ATA).

Il caso giudiziario

Intanto il caso si fa strada anche per via giudiziaria. Nel registro degli indagati risultano iscritti Pietro Schneider, di 71 anni, legale rappresentante dell’azienda e probabilmente, stando a quanto riporta il quotidiano Messaggero Veneto, a breve sarà la volta del primo operaio che soccorse il ragazzo, un atto di garanzia anche in vista dell’autopsia. L’operaio non avrebbe particolari incarichi in azienda e sarebbe ancora sotto choc per l’incidente.

Facciamo chiarezza sul caso di Lorenzo

Ma, come abbiamo fatto più volte, ribadiamo che Lorenzo non frequentava un Pcto, è un errore di fondo continuare a tirare in ballo questo strumento formativo. Lorenzo frequentava un Centro di formazione professionale, che peraltro, come la maggior parte dei centri di formazione professionale, non dipende dal Ministero dell’istruzione ma dalle regioni. Ed è giusto precisare che nell’ambito della formazione professionale lo stage in azienda è chiaramente un momento essenziale, che gli studenti pretendono di avere.