I livelli più bassi di istruzione si toccano nelle regioni del Mezzogiorno: questo quanto emerge da alcuni dati de IlSole24Ore riportati da Il Corriere della Sera, sui titoli di studio della popolazione residente oltre i 9 anni, età minima di riferimento per l’alfabetizzazione.
I dati mostrano che sono tutte del Mezzogiorno le dieci province con la più elevata incidenza di residenti con basso livello di istruzione, cioè uguale o inferiore alla licenza media. In territori come il Sud della Sardegna, Nuoro e Oristano, sono fino a sei su dieci i residenti con basso titolo di studio; nelle province più istruite invece questa incidenza scende sotto i quattro su dieci. Le uniche province non del Mezzogiorno tra le prime venti dove è più diffuso un “basso” livello di istruzione sono Prato, Pistoia e Biella.
Oltre ad alcuni centri urbani dell’entroterra calabrese e siciliano, anche a Goro (Ferrara) e Valstrona (Verbano-Cusio-Ossola) il 73% della popolazione con più di 9 anni ha un titolo di studio uguale o inferiore alla licenza media. Dal lato opposto spiccano, con i più elevati livelli di istruzione, il comune di Basiglio (Milano), seguito da Pino Torinese (Torino) e Camogli (Genova).
La dispersione scolastica rimane un grosso problema del nostro Paese: con l’ultima rilevazione dello scorso anno, l’Italia scende al quinto posto a livello europeo rispetto al terzo degli anni precedenti. Un trend incoraggiante ma ancora distante dalla media europea del 9,6% di abbandoni dopo la licenza media, e dall’obiettivo del 9% fissato nel Quadro strategico sull’istruzione e la formazione 2021-2030.
Come abbiamo scritto, riportando i dati del ministero dell’Istruzione e del Merito, a ottenere la lode alla maturità sono stati in totale 13.414 studenti. In percentuale, le regioni che registrano il più alto numero di diplomati con lode sono la Puglia e la Calabria (con il 5,6%). Seguono l’Umbria (4,7%), il Molise e la Sicilia (entrambe con il 4,2%).
Riguardo invece alla secondaria di primo grado, il tasso di ammissione all’Esame finale è stato del 98,6% (l’anno scorso era del 98,5%,). Come lo scorso anno, il 99,9% delle ragazze e dei ragazzi ammessi ha superato l’esame. Due le regioni con il 100% di promossi: Molise e Umbria. Il 5,5% dei candidati ha ottenuto la lode (in calo rispetto al 5,9% dell’anno scorso). Sul podio, guardando i valori in percentuale, ci sono Calabria, Puglia e Campania. Il 19,5% è uscito con 9, il 26,8% è uscito con 8.
Tabelle relative ai dati sugli Esami di Stato conclusivi del primo e del secondo ciclo d’istruzione
Tabelle relative agli esiti degli scrutini finali delle scuole secondarie di II grado
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