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“Maturità al sicuro”, la Polizia agli studenti: la caccia on line alle tracce è una perdita di tempo

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Anche quest’anno, per il terzo consecutivo, la Polizia delle Comunicazioni avvierà il sevizio “Maturità al sicuro”, la campagna di sensibilizzazione rivolta a quasi mezzo milione di candidati all’Esame conclusivo di Stato del quinto anno delle superiori per convincerli che ricercare su internet i temi delle tracce delle prove scritta è solo è un perdita di tempo. E spesso anche di soldi, poiché le “soffiate” non sempre sono a titolo gratuito.
Come sempre, il boom di ricerche si avrà nei giorni antecedenti allo svolgimento delle prove. In particolare durante la notte precedente l’esame di italiano, che quest’anno cade tra il 21 ed il 22 giugno. Senza contare che negli ultimi anni i “picchi” di connessioni ai siti che propongono soluzioni si è avuto proprio durante lo svolgimento prove.

Proprio per questo che gli operatori del Commissariato online si metteranno a disposizione dei maturandi, per rispondere a tutti i loro quesiti e dubbi sulle informazioni che circolano in rete nelle ore immediatamente precedenti la prima prova d’esame.
Gli agenti di Polizia cercheranno di dissuaderli non solo spiegando che pure nell’era di internet rimangono veramente scarse le possibilità che le tracce possano diventare di dominio pubblico prima dell’apertura delle buste. Ma anche facendo leva sull’orgoglio e l’autostima degli stessi studenti: l’intento è “aiutare i ragazzi – hanno spiegato gli addetti delle forze dell’ordine alla prevenzione di reati on line – ad affrontare l’esame con maggiore serenità, confidando nei propri mezzi e nella preparazione che hanno ricevuto durante gli anni passati a scuola, senza cercare scorciatoie truffaldine che comporterebbero solo l’esclusione dalla prova d’esame”.