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Maturità in presenza, i partiti di Governo d’accordo ma nessuno dice cosa accadrà a maggio

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Si infoltisce lo schieramento di chi spera nella prova unica d’esame di maturità in presenza: ora, del raggruppamento fa parte anche la ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina, la quale in giornata ha auspicato “davvero che ci sia la possibilità, come anche tanti ragazzi ci stanno chiedendo, di svolgere almeno l’orale in presenza, ovviamente nelle giuste condizioni di sicurezza per la salute di tutti”.

Solo LeU non si è schierato

Con l’uscita pubblica della titolare del MI, i partiti di Governo sembrano quindi compattamente (tranne LeU) spingere per questa soluzione.

Solo ieri, Elena Bonetti, ministra per le Pari Opportunità e la Famiglia, si è allineata al sui raggruppamento politico, Italia Vica, che si è detto apertamente favorevole al ritorno a scuola il più possibile anticipato:  “se servono le mascherine ci devono essere”, ha dichiarato Bonetti.

Ciampi (Pd): un colloquio a giugno si può fare

Anche il Partito democratico si è allineato. “La riapertura della scuola ad oggi non è possibile ma abbiamo avuto, e abbiamo, tutto il tempo per programmare l’esame orale di maturità negli istituti”, ha affermato Lucia Ciampi, deputata Pd in commissione Cultura della Camera.

“L’esame va svolto in classe, non soltanto per giudicare nel migliore dei modi gli alunni o per venire in contro agli appelli anche degli stessi studenti, che si sono succeduti in questi giorni. L’esame fa fatto perché se non riusciamo nei prossimi mesi nemmeno a far sostenere un colloquio ad un solo alunno per volta in aule quasi vuote, allora qualsiasi ripresa non solo della scuola in generale ma anche delle altre attività lavorative sarebbe impensabile”.

Secondo l’on. Ciampi, quindi, “bene ha fatto il viceministro Ascani a sbilanciarsi sulla necessità di assicurare l’orale della maturità in presenza”.

In Lombardia preoccupati per maggio

Intanto, però c’è una prima scadenza da assolvere, assai precedente al 17 giugno fissato per la maturità. Quella del ritorno al lavoro ad inizio maggio per molti lavoratori. Se dovesse accadere ai genitori lavoratori di una famiglia con uno o più bambini in età tenera potrebbero esserci diversi problemi: chi rimarrà a gestire i bimbi?

“c’è il problema di sistemare i ragazzi, quasi tutte le famiglie ci chiedono come fare se lunedì 4 maggio torneranno al lavoro”, ha detto l’assessore all’Istruzione di Regione Lombardia Melania Rizzoli.

“Mi pare chiaro che l’anno è chiuso, sicuramente non ci sarà in regione Lombardia il rientro a scuola”, ha continuato aggiungendo che le scuole “dovrebbero riaprire tutte lo stesso giorno a settembre”.

Rizzoli ha ricordato che “ci sono cose che vanno concordate con il ministro”, a partire “dalle modalità di svolgimento degli esami, come quello di maturità” e “ancora non sappiamo come arriviamo a settembre, se con protezioni individuali e distanziamento”.

“Speriamo di incontrare il ministro Azzolina in settimana o al massimo la prossima perchè non vogliamo farci trovare impreparati”, ha concluso Rizzoli.