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Pavia, studenti in questura per l’educazione alla legalità

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A partire da gennaio gli studenti di Pavia potranno visitare gli uffici della Polizia e conoscere le attività che si svolgono al loro interno. L’iniziativa, comunicata il 14 dicembre direttamente dal questore di Pavia, Vincenzo Montemagno, ai bambini delle scuole elementari locali in occasione della lettura del rapporto annuale dell’Unicef sulla condizione dei bambini nel mondo, è la prima verso la creazione di un centro di ascolto e soccorso dei minori in Lombardia basata su una organizzazione di rete di tutte le competenze territoriali, a disposizione 24 ore al giorno e per tutti i giorni dell’anno.
In questo modo la questura pavese, assieme alle istituzioni cittadine che operano sull’infanzia, ha confermato il suo impegno in campo scolastico: il programma di educazione alla legalità prevede infatti che attraverso lo sport, in collaborazione con il Panathlon, l’associazione nazionale persegue l’affermazione dell’ideale sportivo e dei suoi valori morali, si affronterà nelle scuole il tema delle dipendenze. Un filo pericoloso che associa lo sport, ma anche la quotidianità, agli eccessi: e le istituzioni di Pavia vogliono iniziare proprio un percorso di conoscenza e prevenzione delle esasperazioni dell’agonismo, delle corruzioni, delle truffe chimiche, delle violenze fisiche e psicologiche sia sui campi da gioco che fuori. Tutto questo, in un ciclo di incontri nelle scuole e in questura con la polizia e anche con specialisti di medicina sportiva e personalità dello sport. “Non dimenticatevi questa giornata – ha detto il questore Montemagno ai giovani studenti – e portatela sempre con voi nel vostro cuore”.