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Personale Ata in Sicilia, fra tagli e “promesse” politiche

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Il personale Ata siciliano non sta a guardare. E stamattina in occasione dell’Audizione in V Commissione all’ARS, riguardante la mozione presentata dai deputati regionali del Partito Democratico M. Maggio, Baldo Gucciardi, Antonella Milazzo, e Giovanni Panepinto, sono stati affrontati temi importanti, anzi cruciali, come i tagli selvaggi agli organici ata in Sicilia.

Sono intervenuti: l’assessore alla Formazione e Istruzione N. Scilabra, il deputato regionale M. Maggio, una rappresentanza delle principali organizzazioni sindacali, un rappresentante dell’U.S.R. Sicilia, un rappresentante dei precari ATA, il vicepresidente ANQUAP, un delegato dell’ASASI, e della Sovrintendenza.
La discussione è stata articolata e complessa. I tagli lineari agli organici ATA vedono, infatti, numerose scuole siciliane in difficoltà nel garantire anche i servizi minimi indispensabili. Circa 6.000 unità in meno di collaboratori scolastici, assistenti amministrativi e tecnici dal 2009, sono insufficienti a far fronte alle numerose incombenze, e su cui pesano anche i rischi di esternalizzazione che per i primi sono già in atto e per gli altri sarebbero in itinere.
Gli Ata inoltre, come sottolineato in un precedente articolo sono stati trascurati dal documento la Buona scuola, a causa della mancata previsione di un piano di stabilizzazioni su tutti i posti vacanti e disponibili, con evidenti disomogeneità sulla ripartizione dei contingenti rispetto al resto d’Italia.
Un’altra pressante richiesta è quella della previsione di un organico funzionale nelle linee guida sulla “Buona Scuola” del Governo Renzi, superando l’attuale distinzione tra organico di diritto e organico di fatto, che consenta non solo la copertura dei servizi minimi e indispensabili per tutto l’anno scolastico, considerato che il personale ATA non interrompe mai il servizio, cioè neanche d’estate, (fatti salvi i diritti di ferie da fruire nel periodo luglio – agosto di almeno gg. 15), ma che consenta altresì risparmi per le casse dello Stato legati ai periodi di inattività, per i quali gli stessi fruiscono del diritto alla erogazione della mini – ASPI.
E’ stato inoltre sottolineato che un gruppo di deputati Pd ha firmato una mozione per trasformare le graduatorie permanenti ATA in graduatorie provinciali ad esaurimento.
Si è discusso, infine, della dispersione scolastica, il cui primato in negativo appartiene alla Sicilia, e in particolare ad Enna con il 41% di dispersione, un dato allarmante su cui bisogna senz’altro intervenire; e del tempo scuola che invece non fa della Sicilia una regione d’eccellenza.
A chiusura dei lavori da parte del Presidente della V Commissione all’ARS, gli organi politici hanno assunto l’impegno di sensibilizzare ulteriormente la Regione attraverso la presentazione di una risoluzione, che impegni Regione Siciliana ad intraprendere nei confronti del governo nazionale ogni possibile iniziativa di sostegno alla categoria del personale ausiliario, tecnico ed amministrativo ATA.
Se son rose fioriranno o sfioriranno, chissà…