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Pioltello, scuola chiusa per Ramadan: al momento, la decisione del consiglio di istituto appare regolare e può essere annullata solamente dal TAR

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La vicenda dell’IC di Pioltello (MI) dove il calendario scolastico prevede la sospensione delle lezioni per il 10 aprile in occasione della Festa di fine Ramadan è davvero curiosa.
Gli aspetti poco chiari sono davvero diversi.

Intanto non si comprende affatto il clamore di questi giorni, dal momento che il calendario scolastico era stato reso noto alle famiglie fin dall’inizio dell’anno scolastico.
Non solo, ma la delibera del consiglio di istituto (è bene ricordare che si tratta di un organo collegiale presieduto da un genitore e non dal dirigente scolastico) risale addirittura al 19 maggio 2023, come si può facilmente constatare consultando il sito web della scuola.
Ma c’è di più: già nel 2022/23 la scuola aveva adottato la stessa decisione, con una delibera del consiglio di istituto del 30 giugno 2022.

Il Ministro ha dichiarato che intende conoscere le motivazioni didattiche che hanno reso possibile questa decisione, ma basta consultare il PTOF 2022/25 della scuola per farsene una idea.
Per esempio, nel paragrafo “Sintesi delle principali caratteristiche innovative”, si legge: “L’IC Iqbal Masih caratterizzato dalla connotazione multiculturale della popolazione scolastica,  tra le sue caratteristiche innovative, pone il modello della valorizzazione del pluralismo culturale”.
Fra gli obiettivi prioritari definiti ai sensi del comma 7 dell’articolo 1 della legge 107/2015, la scuola evidenzia: “Sviluppo delle competenze in materia di cittadinanza attiva e democratica attraverso la valorizzazione dell’educazione interculturale e alla pace, il rispetto delle differenze e il dialogo tra le culture, il sostegno dell’assunzione di responsabilità nonché della solidarietà e della cura dei beni comuni e della consapevolezza dei diritti e dei doveri”.

Sotto il profilo più strettamente normativo va detto poi che il secondo comma dell’articolo 5 del Regolamento dell’autonomia (DPR 275/1999) così recita: “Gli adattamenti del calendario scolastico sono stabiliti dalle istituzioni scolastiche in relazione alle esigenze derivanti dal Piano dell’offerta formativa nel rispetto delle funzioni in materia di determinazione del calendario scolastico esercitate dalle Regioni”.

Normalmente, nel deliberare il proprio calendario scolastico, le scuole devono anche prendere accordi con gli Enti Locali e, stando alle informazioni in nostro possesso, la decisione della scuola non è mai stata messa in discussione.
Infine, va ricordato che le deliberazioni dei consigli di istituto sono atti amministrativi definitivi e possono essere riformati o annullati solamente dal TAR competente.
Per il momento, a legislazione vigente, le delibere non possono essere cancellate né dal Ministro dell’Istruzione né da altri organi del Governo centrale.