Home Personale Promozione della cultura della legalità nelle scuole: Protocollo MI-Consiglio nazionale forense

Promozione della cultura della legalità nelle scuole: Protocollo MI-Consiglio nazionale forense

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Lo scorso 22 luglio presso gli uffici del MI, fra la ministra Lucia Azzolina e la dott.ssa Maria Masi, Presidente facente funzioni del Consiglio nazionale forense è stato siglato il Protocollo di intesa atto a promuovere la cultura della legalità nelle scuole di ogni ordine e grado.

Obiettivo dell’intesa raggiunta è quello di rafforzare un lavoro congiunto già in atto tra il MI e il CNF, avviato con la realizzazione dei percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento (PCTO).

Durata e finalità

In sintesi, i Protocollo ha una durata triennale e intende promuovere iniziative comuni volte a favorire e conseguire un miglioramento qualitativo dei percorsi educativi scolastici nell’ambito dei piani triennali predisposti dagli istituti, proponendo lo svolgimento di moduli specifici sui temi dell’educazione alla cittadinanza e alla legalità, con la necessaria collaborazione degli Ordini territoriali degli avvocati. Nello specifico, il Protocollo prevede la realizzazione di quattro diverse progettualità rivolte a studentesse e studenti di ogni grado scolastico, che coinvolgeranno bambini e ragazzi sui temi quali i diritti e i doveri dei cittadini, il rispetto della legalità, la cultura del valore delle differenze e la cura del bene comune.

Interessati tutti gli ordini di istruzione

Dopo la sottoscrizione dell’intesa la ministra Azzolina ha espresso grande soddisfazione perché, a suo dire, l’iniziativa coinvolge per la prima volta, gli alunni di tutti gli ordini di istruzione e consente anche ai più piccoli di iniziare a familiarizzare con temi di cruciale importanza come quello della pratica della legalità. Dello stesso avviso anche la dott.ssa Masi, secondo la quale con la firma di questo accordo l’avvocatura privilegia il proprio ruolo sociale e trova le giuste energie per poter accompagnare le nuove generazioni in un percorso all’insegna della dialettica e della legalità.

Il Protocollo prevede che le parti “si impegnano alla realizzazione di azioni comuni volte a favorire e conseguire un miglioramento qualitativo dei percorsi formativi scolastici nell’ambito dei piani triennali dell’offerta formativa che ogni istituto scolastico predispone ai sensi dell’art. 3 del d. P.R. 8 marzo 1999, n. 275 come novellato dall’art. 1, comma 14, della legge 13 luglio 2015,n. 107, prevedendo lo svolgimento di specifici moduli sui temi della educazione alla cittadinanza e alla legalità“, con la necessaria collaborazione degli Ordini territoriali degli avvocati”.

I temi

Più nel dettaglio, il Protocollo prevede la realizzazione di quattro diverse progettualità rivolte a studenti di ogni grado scolastico, che li coinvolgeranno sui temi quali i diritti e i doveri dei cittadini, il rispetto della legalità, la cultura del valore delle differenze e la cura del bene comune.

Si tratta, in buona sostanza, di azioni volte a promuovere e incentivare la realizzazione di attività progettuali specifiche per il primo ciclo di istruzione nonché, mediante la stipula di convenzioni tra i Consigli degli Ordini territoriali degli Avvocati e gli IISS, percorsi per le competenze trasversali e l’orientamento (PCTO), per il triennio delle scuole secondarie di secondo grado. Specifici moduli di orientamento, poi, riguarderanno i temi dell’educazione alla cittadinanza e alla legalità, nonché forme di apprendimento pratico da svolgersi presso l’Ordine forense.

Obiettivi da raggiungere

Per tutti gli ordini e gradi di istruzioni è previsto il raggiungimento dei seguenti obiettivi:

  • sviluppo delle competenze in materia di cittadinanza attiva e democratica attraverso la valorizzazione dell’educazione interculturale e alla pace;
  • rispetto delle differenze e il dialogo tra le culture;
  • stimolo all’assunzione di responsabilità nonché della solidarietà e della cura dei beni comuni e della consapevolezza dei diritti e dei doveri.

Per gli studenti del secondo grado, invece, è previsto il raggiungimento dei seguenti obiettivi:

  • potenziamento delle conoscenze in materia giuridica ed economico-finanziaria
  • sviluppo ed implementazione della conoscenza del ruolo dell’avvocato nella società sia nell’ambito delle attività processuali che extragiudiziali;
  • orientamento alla professione di avvocato sia nel campo civile che penale.

Come realizzare i progetti

Il Protocollo prevede che, ferma restando l’autonomia didattica e organizzativa della scuola. il PTOF possa prevedere nell’ambito della progettazione didattica, lo svolgimento, per ogni anno scolastico, di singole attività formative o moduli di orientamento, della durata non inferiore a due ore ciascuno, sui temi dell’educazione alla cittadinanza e alla legalità, con particolare riguardo ai percorsi relativi ai PCTO.

Le attività suddette dovranno essere svolte da avvocati individuati dall’Ordine, secondo tempi e modalità di attuazione da concordare con le singole scuole.

Per supportare le scuole nella  la progettazione di specifiche iniziative, da inserire nel PTOF, nonché per la redazione del progetto relativo ai Percorsi per le competenze trasversali e l’orientamento potrà essere istituito un Comitato Tecnico Scientifico paritetico composto da tre rappresentanti dell’istituto scolastico, di cui il Dirigente scolastico (o suo delegato) come membro di diritto e uno necessariamente appartenente ai rappresentanti dei genitori, nonché da tre rappresentanti dell’Ordine degli Avvocati, uno dei quali è il Presidente del Consiglio dell’Ordine stesso, ovvero un suo delegato.

Le convenzioni dovranno stabilire che le iniziative formative siano impartite, di regola, a titolo gratuito o, ove possibile, finanziate con fondi privati. Dall’attuazione del Protocollo d’intesa non dovranno, in ogni caso, derivare nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica.