Home Attualità Quando la festa si trasforma in tragedia

Quando la festa si trasforma in tragedia

CONDIVIDI

Un ragazzo di 21 anni è stato ricoverato in ospedale a Bergamo dopo aver battuto la testa in una fontana; stava festeggiando con alcuni amici studenti la fine dell’anno scolastico e ha pensato di farsi un tuffo con capriola nella fontana che si trova al centro di piazzale Alpini, a Bergamo, davanti all’istituto Vittorio Emanuele.
Il giovane, un ventunenne marocchino residente a Ponte San Pietro, ha preso male le misure: si è arrampicato sulla balaustra e poi si è tuffato, ma ha picchiato contro un tubo presente nell’acqua che serve per il ricircolo. Il ragazzo, a causa della forte botta, ha perso conoscenza e riportato un profondo taglio sulla nuca. Quando si è ripreso, ha lamentato forti dolori e problemi a muovere le gambe. Gli amici, che lo hanno immediatamente ripescato dall’acqua, hanno chiamato i soccorsi. Il ragazzo è stato portato in ambulanza all’ospedale di Bergamo dove è stato operato d’urgenza.

Studentessa ubriaca finisce in ospedale
Finita la scuola, i giovani si sono scatenati in moltissime feste un po’ in tutta la provincia. La più tipica, che negli anni si è imposta come tradizione, quella organizzata all’Alba Marina di Valdengo.
E così è successo che un uomo, non erano neppure le 23, abbia telefonato al 112 segnalando che all’esterno della struttura vi fossero numerosi ragazzi ubriachi con in mano bottiglie di vodka e spinelli. Poco prima delle 2, orario di chiusura della festa, almeno una studentessa però si sarebbe sentita poco bene, rendendo necessario l’intervento della Croce rossa.