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Reclutamento docenti: la nuova procedura indicata nel PNRR conferma il “modello” di Brunetta

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Il Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR) che sarà esaminato nella mattina di sabato 24 aprile dal Consiglio dei Ministri contiene anche un capitolo appositamente dedicato al tema del reclutamento dei docenti.

La lettura delle bozze che stanno circolando in questo momento fa comprendere che l’ipotesi contenuta nell’articolo 10 del decreto legge 44 espressamente voluta dal ministro Renato Brunetta potrebbe davvero prendere corpo.

BOZZA PNRR_ITALIA_23_aprile_2021

Nel PNRR, infatti, si ribadisce l’intenzione del Governo di operare una semplificazione delle attuali procedure dei concorsi pubblici.
La procedura viene persino dettagliata ulteriormente: “sulla base della valutazione dei titoli culturali e di servizio e dello svolgimento di una prova computer based si forma una graduatoria per coprire tutti i posti vacanti e disponibili”.
“Per i vincitori immessi nelle cattedre – si legge ancora nel documento – si avvia, quindi, un anno di formazione on the job e prova finale, il cui superamento determina l’immissione in ruolo a tempo indeterminato”.
Al termine, l’insegnante viene confermato nel posto in cui è stato immesso con l’obbligo di permanerci per almeno un triennio.
Il processo normativo – si chiarisce – sarà avviato nel 2021 e concluso nel 2022.

A settembre ancora precari in cattedra

Sembra insomma emergere una soluzione di questo genere: per settembre 2021 i posti vacanti – al netto di quelli che saranno assegnati ai vincitori del concorso straordinario e ai docenti presenti in vecchie graduatorie di merito ancora valide – potrebbero essere coperti da docenti precari; al tempo stesso, non appena verrà perfezionato il provvedimento di legge a cui si accenna nel PNRR, prenderà avvio il nuovo modello di reclutamento che dovrebbe servire a mettere in cattedra i docenti che parteciperanno ai concorsi da svolgersi secondo le regole del decreto 44.
Questa strada potrebbe anche essere la più gradita dai docenti; anche al sondaggio proposto dalla nostra testata l’80% di chi ha risposta chiede che il reclutamento venga effettuato con un concorso per titoli e servizio, con anno di formazione e prova conclusiva.

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