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Riapertura scuole: i lettori si dividono

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La riapertura delle scuole continua ad essere il tema caldo di questi giorni. In attesa delle nuove decisioni adottate da Governo e Regioni, insegnanti, genitori e studenti si dividono su quale sia la soluzione migliore (esprimi la tua opinione CLICCANDO QUI #iltuoparereconta). La Tecnica della Scuola ha ricevuto diversi pareri:

“Come mamma di uno studente di scuola secondaria, come cittadina di un paese democratico che si fonda sulla libertà e sul diritto allo studio – scrive Milena – lancio un appello affinché si faccia tutto il possibile per riaprire le scuole. La dad non può essere un modello di scuola se non per periodi brevi ed eccezionali, riduce l’insegnamento e demotiva gli studenti. Non si può pensare di tenere chiusi in casa per mesi ragazzi che dovrebbero vivere i loro anni migliori,  gli stiamo rubando il futuro”.

“Aprire le scuole a dicembre – sostiene Anna Rita – servirebbe solo a far risalire la curva dei contagi prima di Natale. Fra l’altro il lavoro scolastico non è disatteso con la DAD. Bisognerebbe piuttosto che il governo cominciasse a lavorare per rendere fruibili i mezzi di trasporto pubblici in sicurezza e dimezzasse il numero di alunni per classe. Con tale lavoro ponderato fino al 6 gennaio, successivamente la riapertura sarebbe possibile. Bisogna riflettere che attualmente negli uffici, nelle farmacie o altri luoghi si entra uno per volta; come si può pensare di far stare 5 ore al giorno più di 25 alunni nella stessa classe?”

“Ho letto l’invio del nonno ex docente e ex preside – dice Angela – condivido pienamente quanto affermato. I contagi in molti paesi sono avvenuti dagli alunni e poi hanno contagiato i familiari. Inoltre vorrei ricordare, specie in Sicilia, che è saltato il tracciamento. Nelle due settimane prima della chiusura delle scuole superiori a Palermo e non solo NON si facevano i tamponi neppure ai compagni e neppure ai docenti. Inoltre quasi quasi non si poteva dire degli alunni che erano a casa con la febbre. I ragazzi avranno tutto il tempo per recuperare, invece se si muore come è accaduto ad un mio collega NON si avrà alcuna possibilità! Nessuno ci ridarà la Vita propria o dei nostri cari. Buona riflessione!!!