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Riforma percorsi universitari

Nei giorni scorsi le Commissioni cultura di Senato e Camera hanno espresso parere favorevole sui decreti relativi alle nuove classi di laurea e di laurea magistrale, che caratterizzano i percorsi ad “Y”, secondo la nuova formula che sostituisce il cosiddetto “3+2” (laurea di primo livello ed altri due anni per ottenere la laurea specialistica) e che prevede l’anno di base su cui poggiano i corsi per conseguire la laurea triennale e quelli che introducono al successivo biennio per la laurea magistrale.
Il provvedimento approvato dalla Commissione cultura passa adesso al vaglio della Corte dei Conti.
“Già dal prossimo anno accademico – afferma Maria Grazia Siliquini, sottosegretario al Miur – gli studenti potranno trovare, in tutte quelle facoltà che decideranno di attivarli, gli innovativi percorsi ad Y; in ogni caso, tutti gli Atenei dovranno adeguarsi alla nuova disciplina in tempo utile per avviare definitivamente i nuovi corsi entro l’anno accademico 2007/2008”.
Naturalmente, sarà opportuno attendere gli effetti del dopo-elezioni di aprile, per sapere se ci sarà continuità nelle scelte oppure se un nuovo corso politico rimescolerà le carte a Viale Trastevere e Piazzale Kennedy, magari proponendo nuove formule aritmetiche che in questi anni sono state usate sia dal centrosinistra che dal centrodestra (rispettivamente 3+2 e 1+2+2).

Intanto la Siliquini sottolinea: “abbiamo voluto favorire la mobilità dei giovani tra corsi di laurea simili e tra Atenei diversi, attraverso il riconoscimento obbligatorio dei crediti vincolati a livello nazionale”. La senatrice piemontese evidenzia anche come sia stato ripristinato il ciclo unico per Psicologia, così come per la laurea magistrale in Giurisprudenza (in questo caso il provvedimento è stato regolato da apposito decreto ministeriale, pubblicato sulla G.U. n. 293 del 17 dicembre 2005, emanato in attuazione del

Andrea Toscano

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