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San Giuliano di Puglia, 20 anni fa il terremoto che portò via la scuola Jovine, 27 alunni, la maestra: oggi pochi abitanti, classi vuote

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Il tempo smorza il dolore, ma non sempre. Ci sono degli eventi terribili che rimangono devastanti anche a distanza di tempo. Come il terremoto della provincia di Campobasso di vent’anni fa: era il 31 ottobre del 2002, una scossa di 6,0 gradi di magnitudo fece sprofondare la scuola elementare Jovine di San Giuliano di Puglia, con 27 bambini e una maestra, Carmela Ciniglio, che non riuscirono a fuggire e ne uscirono senza vita.

Cinque condanne per il crollo

Per il crollo della scuola furono condannate cinque persone accusate di omicidio colposo plurimo, lesioni colpose plurime e disastro colposo: l’ex sindaco di San Giuliano di Puglia, che nella tragedia perse una figlia, a due anni e 11 mesi di reclusione; il progettista della sopraelevazione della scuola, il direttore dell’Ufficio tecnico del Comune e due imprenditori edili, tutti a cinque anni di reclusione.

Sempre l’Ansa ricorda che “suscitò scalpore la sentenza di primo grado, il 13 luglio 2007, quando gli imputati vennero assolti; nel 2020 a scatenare la rabbia del Comitato vittime della scuola fu invece il ritorno al lavoro del geometra” condannato, “tornato a dirigere l’ufficio tecnico del Comune dopo una sentenza della Cassazione che aveva giudicato illegittimo il suo licenziamento per vizio di forma”.

Poca gente, strutture inutilizzate

L’onda lunga di quel terremoto ha portato ad una progressiva riduzione degli abitanti del paese: gli abitanti da 1.150 sono diventati meno di 1.000. La stessa sorte è toccata agli altri Comuni dell’area del cratere sismico.

Le tante opere realizzate per la ricostruzione oggi sono utilizzate poche o per niente: sono chiusi il laboratorio e il centro polifunzionale, di fatto chiuso anche il museo multimediale dove c’è anche una sala per convegni e spettacoli; da qualche mese ha chiuso pure la grande piscina, mentre la scuola Jovine, realizzata al posto di quella crollata vent’anni fa è utilizzata solo in parte.

Pochi alunni, pluriclassi o scambi tra più scuole

“Sentiamo tantissimo il problema dello spopolamento – ha spiegato il sindaco del paese Giuseppe Ferrante – tanto che proprio quest’anno, per evitare le pluriclassi, abbiamo sperimentato con un paese vicino l’unione delle scuole: i ragazzi di San Giuliano frequentano le Medie a Bonefro e i bambini di Bonefro frequentano le elementari a San Giuliano”.

Tra qualche settimana dovrebbero partire i lavori per la ristrutturazione del villaggio provvisorio: in futuro diventerà un centro polifunzionale della Croce Rossa Italiana.

Tre giorni di commemorazioni

In occasione del ventennio dalla tragedia, sono state previste tre giornate di commemorazioni: la prima, il 29 ottobre, è stata dedicata ai bambini nel centro polifunzionale, mentre domenica 30 si terrà il premio letterario ‘Le fiabe dedicate agli Angeli di San Giuliano’ con la presentazione del podcast film documentario e interviste di Pino Ciociola.

Lunedì 31 ottobre è previsto il raccoglimento al cimitero, alle ore 11.32, l’ora del sisma, con la deposizione di una corona di fiori nel Parco della memoria: parteciperanno il capo della Protezione civile Fabrizio Curcio e il parlamentare molisano Lorenzo Cesa con amministratori regionali e locali.

Nel pomeriggio, a partire dalle 16, è in programma un focus sugli edifici e fondi Pnrr, “Dopo vent’anni da San Giuliano cosa è cambiato?” a cura di Tony Nira, giornalista di Avvenire. Alle 16.45 si terrà la consegna di targhe della solidarietà ai sindaci italiani, mentre alle 17 ci sarà la santa messa nella chiesa madre. Alle 18.45 Claudio Ruzza, procuratore presso il Tribunale dei minori di Campobasso, presenterà il suo libro ‘Disastri italiani’. Alle 20 si svolgerà la fiaccolata lungo il percorso della memoria.

I progetti

Il villaggio, scrive l’Ansa, è composto da 270 abitazioni di legno, la scuola, una chiesa, un centro polifunzionale e altre infrastrutture.

“Tramite Invitalia – continua il sindaco Ferrante – è stata affidata la progettazione per la ristrutturazione. Stiamo attendendo la stesura del progetto definitivo e subito dopo ci sarà una gara per aggiudicare i lavori di recupero. Sarà realizzato un centro di formazione della Croce Rossa italiana che attualmente non esiste nel Centro Sud. Credo sarà pronto entro un anno”.

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