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Sciopero scuola 6 maggio dei sindacati di base, chiedono 250 euro mensili di indennità di rischio

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Docenti e personale Ata sono chiamati a scioperare dai sindacati di base Unicobas, USB e Cobas Sardegna il prossimo 6 maggio.
L’elenco delle rivendicazioni è lungo.

Si parte dalla protesta contro il Protocollo di rientro a scuola sottoscritto a suo tempo dal Ministero dell’Istruzione con Cgil, Cisl, Uil, Snals e contro le norme approvate già lo scorso anno in materia di “telelavoro” ma si parla anche di una “vera, qualificata e rapida campagna di assunzioni” che possa consentire “il distanziamento fra alunni ed alunni e docenti e la riduzione del numero di alunni per classe a massimo 10 unità”.
Senza trascurare gli investimenti necessari per la sanificazione continua dell’aria negli edifici scolastici e per la messa a norma degli edifici scolastici che – sottolinea in particolare Unicobas – sono spesso anche privi di certificato di agibilità.
Fra le richieste ci sono anche la cancellazione del vincolo quinquennale di permanenza dopo l’assunzione nella prima sede scolastica e “significative modifiche relativamente al bando dei concorsi per l’assunzione del personale docente”.

Nella piattaforma dello sciopero non mancano poi un cenno importante alle prove Invalsi, di cui si chiede la cancellazione; e c’è anche lo stop ad ogni forma regionalizzazione del sistema scolastico e a “qualsiasi irragionevole ed improponibile estensione del calendario scolastico”.
Per quanto attiene l’emergenza pandemica i tre sindacati chiedono anche la corresponsione di un’indennità di rischio pari ad 250 euro netti a tutto il personale della scuola.

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