Home Sicurezza ed edilizia scolastica Sicurezza nella scuole: molte iniziative in tutta Italia

Sicurezza nella scuole: molte iniziative in tutta Italia

CONDIVIDI

Sono numerose in tutta Italia le iniziative promosse in occasione della Giornata nazionale della sicurezza a scuola. La Giornata si celebra in realtà in due giorni consecutivi, il  22 e il 23 novembre.

A TORINO CORTEO DI STUDENTI IN MEMORIA DI VITO SCAFIDI

A Torino molti studenti hanno partecipato anche ad una manifestazione pubblica a ricordo di Vito Scafidi,  morto 9 anni fa a causa dl crollo di un soffitto studente del liceo Darwin di Rivoli, cittadina a pochi chilometri dal capoluogo piemontese.
“La sicurezza – ha dichiarato la sindaca di Torino Chiara Appendino –  è un diritto che tocca molto settori della vita, fra cui il lavoro e la scuola. Significa interventi strutturali ma anche cultura della sicurezza su cui ciascuno di noi deve impegnarsi ogni giorno. È importante essere qui per tenere viva la memoria di quello che è successo  perché il tema della sicurezza e degli interventi nelle scuole è una priorità per del Paese”.

PRESA DI POSIZIONE DELL’UPI

Sulla questione della sicurezza, il presidente dell’Unione delle province italiane Variati sottolinea che  “le nostre scuole devono sempre di più diventare luogo di crescita sociale, di promozione delle capacità dei futuri cittadini, di integrazione e di sostegno alla didattica” e aggiunge:  “Le scuole superiori – oltre 5.100 edifici scolastici che ospitano anche palestre, laboratori, aule multimediali, in cui studiano 2 milioni e mezzo di ragazzi e ragazze, il 30% della popolazione scolastica italiana – hanno finito per ricevere negli ultimi tre anni risorse insufficienti sull’onda della crisi delle Province”.
“Adesso – sottolinea ancora Variati – è necessario  che Governo, Regioni, Città Metropolitane e Province stringano un nuovo patto istituzionale, che consideri prioritaria la garanzia di assicurare pari accesso ai finanziamenti a disposizione alle scuole di ogni ordine e grado”.
D’altronde, fa osservare il presidente dell’UPI, gli studenti delle scuole superiori rappresentano il 30% dell’intera popolazione scolastica e quindi è del tutto ragionevole che a queste scuole venga riservata una quota adeguata delle risorse disponibili).