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SconfinataMente, le meraviglie della scienza a scuola

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Un Festival delle Scienze con le scuole protagoniste: è quello che si svolge a Roma in questi giorni, dal 16 al 22 gennaio presso l’Auditorium Parco della Musica, dove gli istituti della capitale saranno protagonisti accanto agli scienziati di tutto il mondo. La manifestazione, chiamata SconfinataMente  è incentrata sugli approfondimenti che gli scienziati faranno su argomenti come l’esplorazione e la manipolazione della mente; gli allievi delle scuole romane illustreranno invece i lavori realizzati in laboratorio, a loro volta incentrati su scienza e robotica. Saranno oltre 5.000 gli studenti che parteciperanno ai vari eventi previsti, sia la mattina e il pomeriggio e la sera, delle scuole dell’infanzia, elementari, medie e superiori. Ogni giorno 500 studenti di scuola superiore, 400 di scuola media, 300 di scuola elementare e materna, visiteranno gli allestimenti particolari dei padiglioni delle Meraviglie e delle trame incantate, potranno partecipare a conferenze, assistere alla proiezione di documentari e cortometraggi e visitare le istallazioni degli exhibit.
I ragazzi di tre istituti tecnici industriali (“Pacinotti” e “Von Neumann” di Roma e “Piazza della Resistenza” di Monterotondo), supportati dai propri docenti e dagli esperti del Consorzio Gioventù Digitale, saranno presenti per l’intera durata del Festival con postazioni attrezzate. La presenza al Festival degli studenti iscritti agli istituti tecnici romani servirà anche a simulare le varie fasi di progettazione di un robot didattico: la simulazione, chiamata “robo-didattica”, servirà a mettere a punto i piani di costruzione della meccanica del robot, dai circuiti elettronici agli applicativi di gestione, ma anche il montaggio delle parti elettroniche e meccaniche dell’automa. A rendere ancora più avvincente il laboratorio didattico sarà la possibilità di vedere i robot all’opera in vere sfide: i “robot esploratori”, ad esempio, dovranno muoversi autonomamente in un labirinto per un tempo prefissato. Ai robot lottatori (Minisumo) e calciatori (Robocup) verrà chiesto di scendere in campo e affrontarsi in gara.
“La robotica – si legge in un documento degli organizzatori del Festival delle Scienze – non solo implica la combinazione di varie discipline, ma consente agli studenti di apprendere le scienze in modo stimolante, coinvolgente e al passo con l’evoluzione tecnica-industriale”. Il fine del Consorzio Gioventù Digitale, struttura no profit (partecipata per l’80% dal Comune di Roma e per il restante 20% da aziende Ict), è quello di allargare l’esperienza di “robo-didattica” condotta della scuole romane all’intera comunità scolastica. In tal modo il Consorzio intende aiutare la scuola a rinnovarsi, sia nell’infrastruttura che nell’approccio pedagogico, utilizzando tutte le opportunità offerte dalle più moderne tecnologie informatiche e della comunicazione.
Decisivo, in tal senso, il ruolo del Comune di Roma: “L’Amministrazione capitolina – ha dichiarato l’assessore alle Politiche educative e scolastiche Maria Coscia durante l’inaugurazione del Festival – in questi anni ha costantemente promosso e sostenuto molti progetti ed iniziative rivolti alle scuole di Roma nel campo dell’arte, della scienza, della filosofia, della memoria, dall’educazione ambientale e della musica In questo modo si è creato un vero e proprio laboratorio d’innovazione didattica rivolto non solo agli studenti ma anche a tutta la città. Il Festival della Scienza – ha concluso l’assessore – si inserisce a pieno titolo in questa visione educativa, in cui in questi anni abbiamo costruito un sempre più stretto rapporto tra scuola e le opportunità formative e culturali che la città può offrire”.