Home Sicurezza ed edilizia scolastica Scuola Aperta: il modello italiano per gli edifici del futuro

Scuola Aperta: il modello italiano per gli edifici del futuro

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L’Italia presenterà al convegno internazionale “Ambienti per la formazione. Formazione per gli ambienti“, organizzato dall’università di Kassel, in Germania, dove i funzionari dell’Indire, illustreranno il manifesto “1+4 spazi educativi per il nuovo millennio”.

 1+4 è il disegno  dei nuovi spazi didattici, dove tutto parte dall’idea che lo spazio insegni e che lo spazio educativo è funzionale a una didattica innovativa, che proponga una nuova idea di benessere a scuola, di ambiente sociale per la comunità scolastica e di apertura al territorio: una scuola che diventa un centro civico.

 “1” è lo “spazio di gruppo”, l’ambiente della vecchia “aula/classe” e che permette di fare una serie di attività didattiche diversificate, secondo una evoluzione dell’aula tradizionale allestita per la sola lezione frontale.

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A questo spazio però si affiancano altri 4 spazi, previsti dal modello: l’agorà, un grande spazio assembleare dove tutti possono ritrovarsi per seguire eventi di interesse plenario; lo spazio informale, con cuscini, divani, sedie o altro in grado di accogliere i ragazzi nel loro tempo libero (in genere questi spazi rendono abitabili zone che prima erano solo di passaggio); lo spazio individuale, dove lo studente può concentrarsi estraniandosi dal contesto circostante; lo spazio di esplorazione, generalmente collegato ai laboratori.

Un scuola che diventa centro civico.

Le proposte raccolte nel nuovo manifesto rappresentano un modello architettonico che punta a ispirare i progettisti per la costruzione di nuove scuole e a supportare gli istituti esistenti nella gestione degli spazi. Con l’obiettivo, dice ancora l’Indire, di rispondere alla necessità di una progettazione condivisa e partecipativa «a supporto delle scuole e reti di scuole che promuoveranno il cambiamento sul territorio».