Categorie: Alunni

Spreco alimentare, 2.500 scuole primarie aderiscono al “Best Food Generation”

Hanno raggiunto quota 2.500 le scuole primarie che hanno aderito alla terza edizione del progetto “Best Food Generation”, volto a sensibilizzare i bambini e le loro famiglie su un tema di particolare importanza come lo spreco alimentare. Questa edizione, promossa da Rio Mare in collaborazione con Expo Milano 2015, accompagnerà circa 200mila alunni in un percorso educativo volto a far conoscere in modo divertente i pilastri di un’alimentazione consapevole e responsabile. Gli alunni, sotto la guida del loro insegnante e con l’aiuto del materiale didattico sviluppato in collaborazione con il Banco Alimentare, verranno condotti a scoprire i diversi tipi di spreco che avvengono lungo la filiera agroalimentare: da quello legato alla produzione, alla distribuzione, agli imballaggi fino ad arrivare a quello che avviene tra le mura di casa. Inoltre grazie al “Rioutilizzario”, un simpatico libretto ricco di trucchi e consigli utili oltre a semplici ricette “anti-spreco”, impareranno a mettere in pratica insieme ai genitori quanto imparato per evitare gli sprechi più comuni nelle nostre cucine.

Ad accompagnare i più piccoli in questo divertente ed appassionante viaggio nel mondo degli alimenti saranno tre personaggi: Rio, sua sorella Marina e lo zio Bruno che attraverso le loro storie insegneranno loro l’importanza della lotta allo spreco.

“Siamo particolarmente orgogliosi di questo progetto perché aiuta a promuovere una corretta alimentazione e uno stile di vita sano e responsabile e lo fa rivolgendosi ai bambini, gli adulti di domani, che con il loro entusiasmo possono aiutare a migliorare le abitudini dell’intera famiglia – afferma Luciano Pirovano, CSR Director di Bolton Alimentari – Quest’anno il progetto è incentrato sullo spreco alimentare, una tematica molto importante per noi che da anni collaboriamo strettamente e in modo virtuoso con il Banco Alimentare, partner che ci permette di recuperare le eccedenze della nostra produzione e i pasti non consumati della nostra mensa e donarle alle persone indigenti, trasformando un potenziale spreco in una risorsa preziosa”.

Redazione

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