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Supplenze. Organico Covid, ecco a chi spetta il rinnovo del contratto, secondo la manovra di bilancio

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Come abbiamo anticipato, il Cdm ha approvato il documento programmatico propedeutico alla Legge di bilancio, prevedendo, per la scuola, il rinnovo fino a giugno 2022 dei contratti di supplenza del cosiddetto organico Covid, il personale scolastico assunto durante l’emergenza da pandemia.

A chi spetta il rinnovo del contratto? Chi è l’organico Covid?

In particolare, si tratta di:
• incarichi di personale docente con contratto a tempo determinato, finalizzati al recupero degli apprendimenti, da impiegare in base alle esigenze delle istituzioni scolastiche nell’ambito della loro autonomia;
• incarichi di personale ATA con contratto a tempo determinato, per finalità connesse all’emergenza epidemiologica.

I principali dati sull’organico Covid ci provengono dal Focus del Ministero dell’Istruzione, che fa il punto sull’avvio dell’anno Scolastico 2021/2022.

SCARICA IL FOCUS

Dal documento ministeriale è possibile leggere quali sono i fondi destinati alle regioni per gli incarichi temporanei necessari per l’avvio dell’anno scolastico 2021/2022. Fondi in grado di coprire il fabbisogno di docenti e Ata fino a dicembre, ma che il Governo ha appena stabilito di accrescere con la proroga dei contratti.

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Con quali criteri l’organico Covid è stato distribuito regione per regione?

Come abbiamo spiegato di recente, il Ministero affida le risorse destinate all’organico Covid agli uffici scolastici regionali, i quali poi individuano le istituzioni scolastiche che rientrano nei criteri indicati a livello di amministrazione centrale.

I criteri per l’attribuzione dell’organico Covid

In tabella le quote ripartite regione per regione, sulla base dei cinque criteri indicati dal Ministero dell’Istruzione:

  1. numero di alunni,
  2. classi con numerosità superiore ai 23 alunni,
  3. indice di fragilità,
  4. elemento perequativo rispetto alle spese relative all’anno scolastico precedente,
  5. scuole con almeno 5 classi aventi più di 26/27 alunni.

La ripartizione delle risorse

Riepiloghiamo le modalità con cui sono state ripartire le risorse destinate all’organico Covid secondo il Focus del Ministero dell’Istruzione.

350 milioni di euro:

  • per il 50% in funzione dell’incidenza del numero degli alunni;
  • per il 20% in base alla presenza di classi con numerosità superiore ai 23 alunni;
  • per il 30%, in funzione dell’indice di fragilità.

50 milioni di euro:

quale elemento perequativo, con l’obiettivo di garantire che ciascun ufficio scolastico regionale percepisca una somma corrispondente almeno alla spesa realizzata nel periodo settembre-dicembre 2020 per le finalità di cui all’art. 231-bis D.L. 34/2020.

22 milioni di euro:

quale elemento per garantire la copertura di risorse umane per le istituzioni scolastiche che presentano almeno cinque classi con più di 26 alunni (per le scuole primarie e le scuole secondarie di I grado) e 27 alunni (per le scuole secondarie di II grado).