Home I lettori ci scrivono Una riflessione sulle scuole paritarie

Una riflessione sulle scuole paritarie

CONDIVIDI

Come religiosa delle Figlie di N.S. di Misericordia, che sul territorio italiano si occupa della realtà scolastica includente 7 scuole paritarie, ma soprattutto come CITTADINA ITALIANA che segue da vicino e con molto interesse l’evolversi del dibattito politico sulla SCUOLA, mi sembra doveroso RINGRAZIARE in modo particolare Sr Anna Monia Alfieri per il pregevole intervento che ha tenuto alla Camera, per la chiarezza espositiva e argomentativa utilizzata, per la passione dimostrata, riconosciuta anche in sede di dibattito dai rappresentanti politici intervenuti con domande alle quali lei ha saputo rispondere con dovizia di particolari, con forza e competenza, con esempi di ampio e chiaro respiro.

Nel gergo italiano qualcuno aggiungerebbe questa frase: “A buon intenditor, poche parole”!

Come lei stessa ha recentemente scritto, e come ha sapientemente ripetuto alla Camera e in altre sedi: “Non è più possibile che si resti nel vago … Il mondo politico tutto è messo alle strette: o fa o non fa … la zona franca della confusione non lo tutela più e non gli permette più l’inerzia che alimenta e legittima la discriminazione. Ma questo deve valere per tutti…Il Parlamento nel Dl Rilancio sa che oggi serve 1 Mld di euro per i quali abbiamo già ampiamente dimostrato la copertura con gli emendamenti detrazione retta, incremento fondi per scontare la retta, sconto tributi, finanziamenti della Dad, interventi per il risanamento per la scuola paritaria come per la scuola statale, interventi delle Regioni e dei Comuni insieme all’intervento delle 20 Mila borse di studio della Cei. Questa operazione serve per scongiurare la chiusura del 30% di scuole paritarie, la migrazione di 300 mila allievi nella scuola statale con un costo per in cittadini di 2,4 Mld come dimostra lo studio scientifico pubblicato dall’Istituto Bruno Leoni più i 3 Mld che occorrono per far ripartire le 40 mila sedi scolastiche statali con i 7 Mln di studenti. La scuola è a rischio. Se riparte senza queste premesse, il danno sociale ed economico è di una tale gravità da paragonarsi a quello prodotto da una guerra civile, come da una catastrofe naturale simile all’eruzione del supervulcano dei Campi Flegrei”.

Tutto ciò che si doveva dire, da anni, (più di 20 mi sembra), è stato scritto, detto, ribattuto, definito, semplificato, argomentato, ripresentato a tutti. In sede politica come in quella pubblica, attraverso articoli dati alle stampe; attraverso convegni, riunioni, tavole rotonde, interventi televisivi, trasmissioni radiofoniche, sondaggi, appelli; attraverso i social network più svariati tutti sono stati ampiamente informati, coinvolti, interessati. Il messaggio, perciò, è arrivato chiarissimo nei palazzi della politica e su questo non si può mentire!

La scuola ha bisogno OGGI di credibilità, ma se questo, adesso non avvenisse… non solo vincerebbero “l’ideologia partitica, l’ignoranza crassa, la chiusura mentale”, ma sarebbe ampiamente e chiaramente dimostrato, da parte di questo Governo e di tutte le forze politiche scese in campo, che esiste da parte dell’attuale mondo politico, UNICAMENTE LA VOLONTÀ DI FAR INTENZIONALMENTE MORIRE non solo le scuole pubbliche paritarie, ancora non economicamente riconosciute come parte integrante del sistema scolastico nazionale, ma anche la

scuola pubblica statale, rinnegando di fatto che il sistema scolastico italiano è unico su base nazionale; un sistema di cui fanno parte a pieno titolo, per legge, sia la scuola statale che quella paritaria. Per questo è importante che ci siano risorse adeguate per entrambe.

Attraverso entrambe, infatti, il nostro Paese ritroverebbe forza, competenze culturali e professionali, determinazione a STARE IN ITALIA PER ESSERE CITTADINI OPERATIVI, CREATIVI, PRONTI A RISOLLEVARE, RINNOVARE e INVESTIRE FORZE e RISORSE per il FUTURO DEL NOSTRO PAESE.

Ci auguriamo fortemente che, dopo l’ennesima chiara e ampia presentazione da lei fatta alla Camera, in interventi televisivi, e attraverso stampa e social, l’hashtag #NOI SIAMO INVISIBILI A QUESTO GOVERNO, da noi utilizzato il 18/19 maggio come manifestazione pacifica ma chiara nei confronti del Governo, nei prossimi giorni venga definitivamente cancellato e al suo posto ne

nasca uno nuovo.
Se questo avverrà, vorrà dire che forze politiche diverse ma giuste hanno superato le ideologie partitiche e hanno saputo rispondere alle richieste dei cittadini, secondo veri e portanti principi di libertà e di democrazia che, soli, dovrebbero guidare e reggere la nostra Italia.

IL FUTURO DEL NOSTRO PAESE SI GIOCA TUTTO QUI… NELLA SCUOLA!

Allora…. GRAZIE A CHI COME SR ANNA MONIA ALFIERI, CON TUTTE LE FORZE, CON PASSIONE E COMPETENZA, LOTTA PER LA VITTORIA DI QUESTA REALTÀ.

E GRAZIE A TUTTI I POLITICI CHE ABBRACCERANNO QUESTA CAUSA E LOTTERANNO PER ESSA!

 

Sr Laura Mancinelli – Una cittadina italiana amante della Scuola