
Sempre più spesso, come docenti, ci si trova di fronte a problemi di singoli allievi (isolamento, emarginazione, cattivi rapporti coi compagni, scarso interesse) o di classe (gruppetti non collaborativi, clima di classe teso o conflittuale) che interferiscono coi processi di apprendimento e col lavoro comune. VAI AL CORSO
E che non sempre si riesce a chiarire del tutto per intervenire. Eppure in classe spesso ci sono allievi che possono essere risorse per contribuire ad affrontare i problemi che interferiscono col lavoro dei docenti.
Questi problemi e queste risorse però non sono sempre evidenti, perché nella situazione formale della classe restano “ingabbiate” e perché non sempre i veri legami che agiscono in classe, in modo positivo o come ostacolo, sono evidenti alla osservazione del docente, impegnato nel suo lavoro o che spesso ha poche ore di confronto con la classe. Anche perché non tutti i leader, soprattutto sociali, si manifestano apertamente. Come non sempre è chiaro quanto siano isolati o rifiutati alcuni allievi.
La rete di relazioni di classe che non emerge
Se quindi il docente (specie quello che ha più ore), osserva i rapporti che intercorrono in classe, spesso c’è una rete di relazioni positive o negative che non emerge nel contesto formale e condizionato della lezione, ma che si forma ed emerge fuori, nell’intervallo, a casa (durante una uscita) e che influisce fortemente sul clima, sull’integrazione, sulla collaborazione in classe.
È possibile far emergere in modo semplice ed evidente questi rapporti, per intervenire, evitare situazioni di isolamento o rifiuto, individuare i leader sociali e quelli più apprezzati per il lavoro, vedere, dal punto di vista dei ragazzi, la struttura dei rapporti sia affettivi e sociali (scelte, rifiuti, percezione del proprio status nella classe) che quelli operativi. Facendo una sorta di fotografia della struttura del gruppo come è vissuta da loro.
Nella consapevolezza che il clima di classe è determinante per la riuscita del lavoro e che i rapporti sociali ed affettivi condizionano fortemente il lavoro e l’apprendimento. (B. Losito).
Come fare?
Lo strumento, il test sociometrico, è molto semplice e di facile e veloce uso ed è sperimentato da decenni da docenti, ma anche per l’analisi dei rapporti all’interno di gruppi di lavoro; è stato proposto da Moreno in base ai suoi studi ed a una diversa concezione della psicoanalisi.
È comunque evidente che nessuno di noi o dei nostri allievi è individualmente del tutto responsabile dei suoi problemi o delle sue potenzialità ma che tutti viviamo in una rete di relazioni che ci condizionano, aiutandoci o ostacolandoci. Non esiste un “noi”, ma un “noi in un determinato ambiente”; in questo caso la classe; ma fuori, nel gioco, in famiglia spesso siamo diversi. Rete di relazioni ed ambiente condizionano il nostro status sociale e le nostre difficoltà o potenzialità.
Moreno già il secolo scorso ha proposto un questionario, uno strumento molto semplice, articolabile a seconda delle esigenze (ed usato anche in ambienti di lavoro) tramite cui il docente può fare una “fotografia”, più oggettiva, dei rapporti personali sia di tipo collaborativo (studio, ricerca) sia di tipo amichevole e sociale. Da riportare poi su una tabella, volendo su una mappa, come elemento di conoscenza fondata sui dati del gruppo classe. Si possono anche indagare i rifiuti, le scelte non corrisposte o quelle attese, per avere un quadro da cui partire per stimolare collaborazioni, evitare isolamenti, favorire la integrazione di tutti.
Si possono individuare i leader operativi nello studio o quelli più popolari dal punto di vista delle amicizie in classe e considerarli come elementi positivi per favorire la socializzazione e l’integrazione. In classe, nel piccolo gruppo e nelle varie situazioni di lavoro, inserire leader sociali o operativi, formando gruppi eterogenei e bilanciati, può essere utile. In questo modo si può intervenire a supporto degli alunni spesso trascurati nel contesto, isolati o ignorati e lavorare sul miglioramento dei rapporti e incidere sul superamento dei problemi. Questo quadro è importante da tenere presente per favorire un ambiente di apprendimento più inclusivo e collaborativo.
Il corso
Su questi argomenti il corso La sociometria in campo educativo, in programma dal 21 gennaio, a cura di Rodolfo Marchisio.
Gli incontri saranno impostati sul confronto e sulla riflessione attiva in merito ai problemi rilevati e dichiarati dai partecipanti. Verrà proposto un questionario che i docenti potranno fare compilare agli studenti tra i due incontri distanziati, per questo, di 14 giorni.
Durante il secondo incontro si potranno condividere le osservazioni emerse e discutere il lavoro svolto, coi colleghi e col formatore. Una occasione di confronto non solo con l’esperto, che farà da tutor anche in itinere, ma anche coi colleghi.
I corsi della Tecnica della Scuola
Corsi di formazione docenti, ecco il catalogo dei corsi della Tecnica della Scuola, ente di formazione accreditato dal ministero dell’Istruzione e del Merito:
WEBINAR
E-LEARNING
CORSI PER LE SCUOLE
CORSI DI PREPARAZIONE AI CONCORSI
CORSI DI ALTA FORMAZIONE
I corsi del momento
Certificazione internazionale di alfabetizzazione digitale, approfitta degli sconti
Sostegno: corso intensivo per docenti incaricati senza titolo
Strategie per creare ambienti di apprendimento accoglienti ed efficaci
Live action role playing per una didattica condivisa e partecipata
Gestione dei problemi comportamentali