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Abbandoni, per l’Isfol il 5% della fascia 14-17 anni “molla” prima del tempo

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117.429: a tanto ammonta il numero di ragazzi tra i 14 e i 17 anni che nel 2008 hanno abbandonato prematuramente la scuola uscendo da qualsiasi percorso formativo. E di questi la maggior parte appartiene al meridione. I dati fanno parte del IX rapporto di monitoraggio del diritto-dovere, presentato il 19 luglio dall’Isfol che ha svolto lo studio per conto del ministero del Lavoro e delle Politiche sociali.
Si tratta di una percentuale di abbandoni precoci dei banchi tutt’altro che trascurabile: si tratta, infatti, del 5% del totale dei 14-17enni: “una percentuale – rileva l’Isfol – ancora consistente anche se apparentemente in leggero calo. Il fenomeno dell’abbandono, però, – sottolinea l’Istituto per lo sviluppo della formazione professionale dei lavoratori – non ha la stessa rilevanza lungo tutto il territorio nazionale. Basti pensare che oltre 71mila dei 117 mila dispersi risulta risiedere al sud e nelle isole, in altri termini, oltre un disperso su due. Diversa la situazione al Nord che registra rispettivamente il 4,5% dei dispersi a nord ovest e solo l’1,7% a nord est”.
Tra gli strumenti a sostegno dei ragazzi a rischio, l’Isfol ha riscontato molto utili i percorsi triennali di istruzione e formazione che, a partire dall’Accordo del 19 giugno 2003, sono stati ridisegnati secondo cinque
macrotipologie che li rendono flessibili alle esigenze del territorio e degli allievi.
“Il risultato – sostiene l’Isfol – è stato un decisivo successo dei percorsi triennali di istruzione e formazione sia da parte dei ragazzi con un aumento delle iscrizioni pari ad un +9,5% nel 2008, sia su quello della domanda di personale da parte delle aziende che, a partire dal 2009, preferiscono attingere dal bacino della formazione professionale piuttosto che dall’istruzione professionale”.
Altra azione di supporto fondamentale per combattere il fenomeno della dispersione formativa è stata rappresentata dall’attività dei Centri per l’Impiego. Nel 2008 gli operatori dei Cpi hanno reinserito oltre 22mila ragazzi all’interno dei percorsi Ifp: “un numero tuttavia ancora non sufficiente – fa rilevare l’Isfol – per costituire un efficace contrasto al fenomeno della dispersione formativa, seppure accanto agli oltre ai 32 mila minorenni inseriti in apprendistato”.
Un ultimo sguardo alla distribuzione degli studenti, sempre tra i 14 ed i 17 anni. Nel 2008 complessivamente gli studenti di questa fascia d’età erano 2.326.298: la maggior parte, quasi due su tre (il 31,6%) erano iscritti nei licei (735.683); alto anche il numero di coloro che frequentavano gli istituti tecnici 645.466 (27,8%); in 382.069 (il 16,4%) negli istituti professionali.
Più basso il numero di iscritti nell’istruzione magistrale 169.920 (pari al 7,3%) ed in quella artistica 71.713 (3,1%). Nella secondaria di primo grado c’erano 93.129 ragazzi (che corrisponde al 4%, composto da quasi tutti ripetenti). Il quadro si completa con una cifra simile, 100.594, pari al 4,3%, di iscritti alle agenzie formative. Solo 10.295 (lo 0,5%) risultavano collocati nella formazione in apprendistato.