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Aggiornato a mercoledì prossimo l’affaire “Quota 96”

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La relatrice Antonella Incerti (Pd) ha descritto il contenuto della Pdl Marzana, che coincide con la proposta 249 (GHIZZONI ed altri: "Modifica all’articolo 24 del decreto-legge 6 dicembre 2011, n. 201, convertito, con modificazioni, dalla legge 22 dicembre 2011, n. 214, in materia di requisiti di accesso al trattamento pensionistico per il personale della scuola") per quanto riguarda il dispositivo, quello cioè della risoluzione della faccenda “Quota 96”, mentre propone una diversa copertura finanziaria rispetto alla n° 249 (che vorrebbe una tassazione minima delle pensioni d’oro) e cioè la tassazione degli idrocarburi.
E’ poi intervenuto il sottosegretario al Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, Carlo Dell’Aringa, anche su sollecitazione della relatrice Incerti che chiedeva conto della quantificazione della platea dei beneficiari, come già richiesto nella seduta precedente.
Il sottosegretario, oltre a precisare che è stata inviata formale richiesta all’INPS, ha pronunciato queste parole: “il problema è noto e conosciuto… In esso ci sono elementi di ragionevolezza molto seri”.
Mi pare, continua Ghizzoni, che siano parole incoraggianti… Ha aggiunto che sulla copertura della 249 – come già aveva accennato la relatrice – è intervenuta la recente sentenza della Corte costituzione, anche se basterebbe applicarla anche al settore privato e la questione sarebbe risolta.
Sono poi intervenute le on. Marzana (M5S), prima firmataria di una Pdl che dispone la modifica alla normativa in materia di requisiti di accesso al trattamento pensionistico per il personale della scuola, e Annalisa Pannarale (SEL) per sostenere la soluzione del problema, dando entrambe la disponibilità a trovare una copertura condivisa come quella sollecitata da Sel volta a reperire i fondi nella tassazione delle concessioni televisive.
Anche l’on Manuela Ghizzoni è intervenuta per suggerire al sottosegretario di non limitarsi a richiedere informazioni all’INPS, ma di rivolgersi anche al MIUR che dispone di dati certi e immediati in merito alla maturazione dei requisiti per il pensionamento dei lavoratori della scuola.
La seduta è dunque stata aggiornata a mercoledì.
In quella data e sede con tutta probabilità (o sicurezza?) “avremo contezza della platea e, conseguentemente, della necessaria copertura. Potremo poi fissare un termine emendamenti e procedere con l’iter”. Così l’on Manuela Ghizzoni alla quale bisogna dare il merito di avere seguito passo passo tutta la materia relativa a questo gruppo di lavoratori della scuola ingabbiati ingiustamente nella legge Fornero sulle pensioni.
Tutto dunque farebbe ben sperare, anche se mancano a quanto sembra due elementi importanti: la richiesta all’Inps per sapere il numero esatto di coloro che sono inseriti nella cosiddetta “Quota 96”, benché, come dice Ghizzoni, il Miur dovrebbe essere ben più informato; e la faccenda ben più spinosa della copertura finanziaria che è stata sempre la buccia più pungente di questa “opuntia ficus indica” rappresentata dal personale che chiede la quiescenza. 
Ma la domanda delle domande, quella delle 100 (e più) pistole, è la seguente: si vogliono tranciare circa 4 miliardi dall’Imu e non si riesce a trovare qualche milione per 3.500 persone?