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Annullato in una scuola di Roma il dibattito sulle Foibe. Valditara: ripristinare l’evento

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All’Istituto superiore cine-tv Rossellini di Roma, a causa della vibrata protesta dei collettivi studenteschi, è stato annullato il dibattito sulle Foibe con il senatore Roberto Menia

Proprio il senatore Menia, di Fratelli d’Italia, è stato il relatore della legge che ha istituito il 10 febbraio il “Giorno del Ricordo”  e proprio per questo gli studenti hanno inscenato la protesta, essendo lui un uomo di parte e non al di sopra, come uno storico o un intellettuale.

L’iniziativa, leggiamo sul Fatto Quotidiano, rientrava, come ha spiegato la dirigente, tra quelle previste nelle scuole, e raccomandate dal Ministero dell’Istruzione, in occasione della ricorrenza della Giornata del Ricordo.

Il collettivo studentesco ha invece critto sui social: “Il giorno del ricordo è l’occasione perfetta che hanno i fascisti per portare avanti il loro revisionismo storico becero, cercando di far dimenticare i crimini compiuti dal fascismo durante i suoi anni al potere. Costruiamo un muro antifascista in ogni scuola!”. 

Secondo il collettivo inoltre sarebbe stato più corretto parlare delle Foibe con uno storico, un professore o un intellettuale, “non certo con un esponente politico“.

In ogni caso, la protesta sarebbe stata così decisa e forte che l’incontro è stato rimandato “a data da destinarsi“, facendo esultare gli studenti aderenti ad Osa:  il rinvio dell’iniziativa è una grande vittoria  degli studenti antifascisti che si sono mobilitati contro il senatore Menia fino a cacciarlo, con i fascisti non ci si dialoga e non si può lasciare che facciano propaganda e revisionismo storico dentro le mura scolastiche”.

Ma ilo senatore di FdI ha commentato: “Anche quest’anno la sinistra italiana ha perso l’occasione di evolversi“ e il ministro Valditara ha sottolineato: “La nostra Costituzione fonda la Repubblica italiana sui valori della democrazia, del dialogo, del rispetto. I totalitarismi del Novecento si sono basati sull’odio, sulla violenza, sulla intolleranza”.

“Sarebbe molto grave se ad un rappresentante del Parlamento italiano, presentatore del disegno di legge che ha istituito la giornata del Ricordo, non fosse consentito di parlare in una scuola italiana, dopo essere stato regolarmente invitato da alcune componenti scolastiche nel rispetto delle norme vigenti. Auspico che l’evento possa essere al più presto ripristinato. Come ministero ci adopereremo sempre per garantire che la scuola rimanga un luogo di libero confronto”.