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Dopo il primo incontro dello scorso 4 giugno, è andato in scena l’11 giugno, un secondo appuntamento tra Ministero e sindacati sul rinnovo del CCNI Utilizzazioni e assegnazioni provvisorie per il triennio 2025/2026, 2026/2027 e 2027/2028. Nel corso della diretta della Tecnica risponde live Maria Grazia Frilli del centro nazionale Flc Cgil ha svelato i contenuti:
“Si tratta di rivedere un contratto intero per cui, come abbiamo fatto per la mobilità, anche questo sulle utilizzazioni e assegnazioni provvisorie è un rinnovo tout court, quindi si tratta di prendere il vecchio contratto e di rileggerlo tutto, aggiornarlo anche nella normativa, perché i riferimenti normativi e anche contrattuali sono diversi da quelli precedenti e quindi bisogna fare un’analisi attenta, riga per riga, che alcune cose non siano state superate dalla legge, altre cose siano invece intervenuti nella normativa, disciplinate diversamente, oppure addirittura che siano provvedimenti attuativi di decreti che magari sono intervenuti, quindi bisogna fare un lavoro assolutamente capillare perché lo ricordo quando si fa un contratto, questo va preso, va sottoscritto e tutti lo devono leggere, guardare, quindi chi si occupa dei conti, della parte politica, chi ha la compatibilità finanziaria, chi ha la competenza politica, quindi è un contratto che deve essere sottoposto a una serie di organismi di controllo sulla fattibilità di questo contratto, a differenza di un’intesa, di un accordo che è un sistema molto veloce che si fa tra parti sindacali e parte pubblica che di norma disciplina alcune cose e poi quelle vanno direttamente nella circolare applicativa.
Il contratto è un colosso da questo punto di vista quindi deve essere proprio tutto compatibile con le norme contrattuali vigenti, normativa e contratto.
In questi due incontri abbiamo iniziato, la volta scorsa abbiamo fatto un cronoprogramma, abbiamo individuato che più o meno le domande di mobilità saranno fatte nella seconda metà di luglio, il Ministero ha detto più o meno le date dello scorso anno (era l’11-24) per quanto riguarda i docenti che sono il primo blocco che accede alla mobilità annuale, quindi più o meno verosimilmente sarà lo stesso periodo, quindi da adesso fino ad almeno una decina di giorni prima dell’inizio delle domande, perché poi bisogna mettere a posto anche la piattaforma, i lavori sono frenetici.
Per questa ragione abbiamo fissato una programmazione, la settimana prossima mattina dalla mattina alla sera per 4 giorni consecutivi quindi è molto serrata. Nella giornata tra la volta scorsa e questa volta i tavoli si sono separati, da una parte sta una delegazione che tratta la sezione del personale ATA e un altro tavolo la delegazione che tratta la sezione del personale docente.
La parte ATA procede un po’ più velocemente, la parte docente procede un po’ più lentamente, di fatto abbiamo rivisto i primi due articoli che sono il campo d’applicazione e i destinatari, quindi manca tutta l’altra parte di cui molta parte dell’articolo sarà riconfermato perché sarà come si procede, cosa si può chiedere, cosa non si può chiedere e quello più o meno è collaudato.
Le parti che però interessano immagino moltissimi di voi e che interessano anche chi sarà intenzionato poi a fare la domanda è posso fare o non fare la domanda, accedo o non accedo, ho i vincoli o non i vincoli, ho le deroghe o non ho le deroghe. Su questo ci siamo soffermati molto ed è la parte appunto del campo d’applicazione dei destinatari, per quello che i docenti rispetto agli ATA vanno più lentamente, perché questo è il grosso della discussione”.