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Assunzioni, per il sostegno c’è il vincolo di permanenza di cinque anni

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In questi giorni gli Uffici Scolastici stanno pubblicando i calendari di assegnazione delle sedi e delle nomine in ruolo per l’anno scolastico 2018/2019. Alcuni lettori chi chiedono chiarimenti sulle assunzioni in ruolo suoi posti di sostegno. Vediamo di riepilogare e rispondere a tutti gli interessati.

Vincolo Quinquennale per i posti di sostegno

Le istruzioni operative pubblicate dal Miur, per quanto riguarda i posti di sostegno, ricordano infatti che per le immissioni in ruolo 2018/2019 è valido il vincolo quinquennale sul sostegno: “Per il personale docente destinatario di nomina a tempo indeterminato su posto di sostegno relativo a qualsiasi ordine e grado di scuola permane l’obbligo di permanenza quinquennale su tale tipologia di posto“, si legge sulla nota operativa ministeriale.

Bisogna ricordare a tal proposito che il calcolo dei cinque anni del vincolo ha valenza dall’anno scolastico in cui l’insegnante ha ottenuto la cattedra in ruolo sul sostegno o ha ottenuto trasferimento sul sostegno da posto comune. Inoltre, si calcola il vincolo da momento in cui si è ottenuto il passaggio di ruolo sul sostegno.

Ne consegue che tali insegnanti hanno l’obbligo di rimanere sul posto di sostegno per cinque anni. L’unico trasferimento consentito durante il quinquennio sarà solo sulla stessa tipologia di posto, quindi da un posto di sostegno ad un altro.

Assunzioni sul sostegno

Per quanto concerne le assunzioni sui posti di sostegno, le indicazioni Miur specificano anche che: “l’accettazione o la rinuncia, riferita al medesimo anno scolastico, di una proposta di assunzione a tempo indeterminato su posto di sostegno consentono di accettare nello stesso anno scolastico e nella stessa provincia/regione (GaE/Concorso) successiva proposta per altri insegnamenti di posto comune sulla base della medesima o altra graduatoria“. Anche se non per tutti i candidati, ovvero tranne per “il personale in possesso del titolo di specializzazione sul sostegno conseguito nei corsi speciali riservati di cui all’art. 3 del D.M. 21/05, nonché il personale di cui all’art.1, comma 2, lettere a), b) e c) dello stesso  D.M. (docenti in possesso del titolo di specializzazione per il sostegno, che sono stati ammessi ai corsi in
quanto hanno prestato 360 gg. di servizio sul sostegno) è obbligato a stipulare, ai sensi dell’art.7, comma 9, del D.M.21/05, contratto a tempo indeterminato e determinato con priorità su posto di sostegno“.

IL DECRETO
LA NOTA
LE ISTRUZIONI OPERATIVE
IL CONTINGENTE DI POSTI DA ASSEGNARE 

Come si svolgeranno le immissioni in ruolo 2018/2019

Le assunzioni dovranno concludersi entro il 31 agosto e i neo assunti, come chi ha appena ottenuto trasferimento, dovranno presentarsi nella scuola assegnata il 1° settembre.

Le assunzioni seguiranno la seguente procedura50% dalle GaE e 50% dalle graduatorie di merito 2016.

Ricordiamo che chi è stato immesso in ruolo sarà assegnato su sede definitiva e per convocazione sarà assegnato alla scuola dove andrà a stipulare un contratto di incarico triennale rinnovabile.

Inoltre, come abbiamo già riportato, se le graduatorie del concorso docenti 2016 dovessero esaurirsi, nel caso in cui le graduatorie definitive del nuovo concorso 2018 saranno già pronte, si potrà assumere da queste ultime, sempre nel rispetto dell’aliquota del 50%.

Tuttavia, è bene evidenziare che le graduatorie del concorso abilitati, ai fini delle immissioni in ruolo 2018/2019, dovranno essere pubblicate entro il 31 agosto. Ovvero, le procedure concorsuali che non saranno completate entro tale data, avranno validità dall’anno scolastico 2019/20.

Questo significa che chi deve ancora sostenere l’esame orale dovrà aspettare la prossima tornata di assunzioni in ruolo.
Purtroppo, in base a quanto ci risulta, in moltissime regioni, le prove orali per la formazione delle graduatorie regionali sono state appena calendarizzate ed in diversi casi si svolgeranno solo in autunno. Pertanto, allo stato attuale, moltissimi aspiranti che già pensavano di poter partecipare già quest’anno alle immissioni in ruolo, dovranno mettersi l’anima in pace e proiettarsi al prossimo anno scolastico.

Per quelle regioni che hanno già concluso le procedure concorsuali o le concluderanno entro il termine del 31 agosto, l’assegnazione della sede ai docenti vincitori del FIT avverrà prima dei quella dei docenti delle Graduatorie ad esaurimento.