La ministra dell’Istruzione, Lucia Azzolina, ha parlato in audizione presso la Commissione Cultura alla Camera dei Deputati.
Sulla valutazione la ministra ha detto: “Resta ferma la possibilità di non ammettere all’anno successivo studentesse e studenti con un quadro carente fin dal primo periodo scolastico. La valutazione avverrà sulla base di quanto effettivamente svolto, gli alunni potranno essere ammessi alla classe successiva anche in presenza di voti inferiori a 6 decimi, in una o più discipline. Ma non sarà ‘6 politico’. Le insufficienze compariranno nel documento di valutazione. La valutazione degli studenti in questo anno scolastico “avverrà sulla base di quanto effettivamente svolto, gli alunni potranno essere ammessi alla classe successiva anche in presenza di voti inferiori a 6 decimi, in una o più discipline. Ma non sarà ‘6 politico’. Le insufficienze compariranno, infatti, nel documento di valutazione. E per chi è ammesso alla classe successiva con votazioni inferiori a 6 decimi o, comunque, con livelli di apprendimento non consolidati sarà predisposto dai docenti un piano individualizzato per recuperare, nella prima parte di settembre, quanto non è stato appreso. Il piano sarà allegato al documento di valutazione finale. Resta ferma la possibilità di non ammettere all’anno successivo studentesse e studenti con un quadro carente fin dal primo periodo scolastico. L’Ordinanza tiene conto delle necessità e dei bisogni degli studenti con disabilità. L’attività didattica del prossimo anno scolastico sarà riprogettata per recuperare contenuti non svolti durante quest’anno”.
I casi in cui il ministero dell’Istruzione prevede la bocciatura sono quelli in cui i docenti del consiglio di classe “non siano in possesso di alcun elemento valutativo relativo all’alunno per cause non imputabili alle difficoltà legate alla disponibilità di apparecchiature tecnologiche o alla connettività di rete, bensì per situazioni di mancata o sporadica frequenza alle attività didattiche già perduranti e opportunamente verbalizzate per il primo periodo didattico”. In questo caso i consiglio di classe, “con motivazione espressa all’unanimità”, può non ammettere l’alunno alla classe successiva
E poi: “Stiamo lavorando nell’interesse dei nostri ragazzi. E saremo al fianco delle scuole in tutte le fasi degli esami attraverso gli Uffici scolastici regionali che accompagneranno dirigenti scolastici e commissioni in questa particolare fine d’anno che nessuno avrebbe mai potuto prevedere. Nessuno sara’ lasciato solo. Lavoreremo tutti insieme seguendo anche le indicazioni degli esperti del Comitato che supporta con attenzione il Governo. La scuola farà squadra. Come ha fatto in questi mesi in cui l’emergenza ci è piombata addosso e abbiamo reagito tutti insieme. È importante ribadirlo. Penso che dobbiamo essere tutti fieri di quanto è stato fatto dal sistema nazionale di istruzione. Non è stato tutto perfetto. Ma la scuola non ha abbandonato gli studenti. Dobbiamo esserne consapevoli e, ripeto, fieri”.
La nostra iniziativa Dillo al Ministro ha riscosso un notevole interesse fra i docenti che…
È il primo maggio e i massimi rappresentati dell’Istruzione in Italia rimarcano l’importanza del lavoro…
In riscontro a quanto previsto dall’art. 10 comma 6 del decreto 37 del 29 febbraio…
L’ “asfissia sessuale”, sarebbe una pratica erotica estrema, di cui purtroppo nella maggioranza dei casi si…
In una recente indagine della Tecnica della Scuola, la rivista specializzata ha domandato ai propri…
La Festa dei lavoratori del 1° maggio fu istituita il 20 luglio 1889 a Parigi nel corso della…