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Candidati sardi avvantaggiati: è l’accusa di molti docenti del concorso ds

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Tutto come previsto: sul concorso per dirigenti scolastici gli animi si stanno infiammando e in molti stanno affilando le armi e iniziano a parlare esplicitamente di ricorsi.
Esattamente come avevamo scritto poche ore fa.
Basta leggere i post e i commenti che stanno circolando su FB, nelle pagine dei gruppi più frequentati e persino nella pagina FB del Miur.

Il “caso Sardegna”

Ad essere presa di mira è soprattutto la decisione del Miur di sospendere la prova scritta in Sardegna rinviandola ad altra data.
Prevedibilissima la reazione di molti candidati di altre regioni: “In questo modo – scrivono in tanti – i docenti della Sardegna avranno più tempo per prepararsi”.
Altri fanno osservare che il bando parla di prova unica su tutto il territorio nazionale e quindi mettono in dubbio la legittimità della decisione della direzione regionale della Sardegna e del Miur.

Il caso di chi ha riportato punteggi bassi alla preselettiva

Altre proteste riguardano anche l’ammissione con riserva per i candidati che hanno ottenuto almeno 60 punti alla preselettiva; in tanti preannunciano il ricorso se dovessero risultare esclusi dalla prova orale per non aver raggiunto 70 punti allo scritto come prevede il bando.
“Se vale il principio che basta la sufficienza per andare avanti nella procedura concorsuale non si capisce perchè questa regola non possa valere anche per la prova scritta”.
Insomma, il concorso va avanti, ma fra ricorsi e polemiche di ogni genere.
Le possibilità che i vincitori assumano servizio il 1° settembre prossimo sono sempre più scarse.