Carrozza: “Il voto non deve avere valore legale in un concorso”

La ministra carrozza ha parlato del provvedimento varato ieri dal Consiglio dei ministri coi 400 milioni destinati alla scuola, ma reperiti dalle accise sugli alcolici: “Da un punto di vista etico “tassare il vizio” non è di per sé una cosa negativa. Ma certamente il ministro Saccomanni ha detto che dobbiamo avviare un processo di revisione di spesa pubblica con task-force interministeriali, in questo la stabilità politica deve aiutare. Questo è il percorso, e dalla revisione della spesa libereremo altre risorse per la scuola”.
Per quanto riguarda invece l’eliminazione del bonus maturità per l’accesso alle università a numero chiuso, il ministro ha detto a Radio 24: “In Italia cambiamo un po’ troppo i ministri, un governo dovrebbe durare. Ma non credo che si possa dire “ministro che viene, regole che cambiano”. Noi abbiamo provato ad applicare la valorizzazione dell’esame di maturità ma è risultato statisticamente inapplicabile perché la valutazione è soggettiva, dipende dalle commissioni e introduce disparità. Se un 95 al classico vale meno di un 95 all’istituto tecnico è un problema perché così si introduce il principio per cui si sceglie un istituto in modo da ottenere un credito più alto. Noi come governo siamo contrari a dare una valorizzazione estrema del voto di diploma e laurea. L’importante è studiare, non puntare al 100 perché questo dà punti in più in un concorso pubblico. Questo concetto lo combatterò sempre, il voto alto è fonte di orgoglio ma non deve avere un valore legale, questa è una distorsione inaccettabile”.
Ma ha pure spiegato il perché dell’investimento nel wireless e nei libri tecnologici: “Non è solo per una questione di contenimento dei costi dei libri, è l’avvio di un processo che porterà all’utilizzo definitivo dei libri digitali. È una rivoluzione che non potrà essere arrestata. Ma per applicare l’agenda digitale i nostri studenti devono avere i dispositivi, in molte scuole non siamo coperti neanche con la connettività wireless”.

Pasquale Almirante

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