
Ingenium Education Group, punto di riferimento nell’innovazione educativa e nella gestione di scuole internazionali in Italia, ha presentato nella capitale di italia, l’evento “Roma Hub Education: le Scuole Internazionali come Leva Strategica per Attrarre Talento Globale”. Tale evento si è tenuto presso la Acorn International School di Roma, situata nel Vejo Park Campus di Ingenium, Via Giustiniana 1200, Roma.
Sistema scolastico asset strategico
L’evento, di respiro internazionale, è stata un’occasione unica per riflettere sul ruolo strategico delle scuole internazionali nel sistema educativo italiano e sul loro fondamentale ruolo per attrarre aziende e talenti globali. Con un mercato dell’istruzione in costante evoluzione e una crescente domanda di programmi scolastici internazionali, il settore educativo – tanto pubblico quanto privato – si configura come un asset chiave per lo sviluppo del capitale umano e l’attrazione di investimenti esteri in Italia.
Con una crescente richiesta di percorsi educativi bilingue e internazionali, l’Italia e in particolare Roma si trova oggi di fronte a un’importante occasione per rafforzare il proprio posizionamento come hub educativo di eccellenza in Europa. L’evento rappresenta quindi un’opportunità di confronto tra istituzioni, investitori e operatori del settore, con l’obiettivo di delineare strategie concrete per il futuro.
Chi ha partecipato all’evento
L’incontro ha visto la partecipazione di figure di spicco del panorama politico, educativo e imprenditoriale, tra cui il Sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, rappresentanti del Ministero dell’Istruzione, l’ex Ministro dell’Istruzione Dott. Lorenzo Fioramonti, oltre a rappresentanti di scuole internazionali, del mondo finanziario e del settore dell’innovazione tecnologica applicata all’istruzione.
Organizzato sotto l’invito del Presidente di Ingenium, Daniele Denti, e dell’Head of Education, Giovanni Piccolo, l’evento ha offerto un dibattito aperto e costruttivo su alcune delle tematiche più attuali e cruciali per il futuro dell’educazione in Italia e a Roma:
- Roma quale hub dell’istruzione globale
- L’impatto delle scuole internazionali nell’attrazione di talenti globali
- Attrazione d’investimenti nel settore educativo: strategie, incentivi e prospettive di crescita per le scuole internazionali in Italia
- L’educazione internazionale come motore di sviluppo economico e culturale: il ruolo delle scuole internazionali nel favorire la mobilità globale, il multiculturalismo e la competitività del sistema Italia
- L’innovazione e la tecnologia nelle scuole internazionali: nuove frontiere della didattica e dell’apprendimento per preparare gli studenti alle sfide del futuro.
Discussione e interventi
Attraverso panel di discussione e interventi di esperti, sono state approfondite le sfide e le opportunità che caratterizzano il mercato delle scuole internazionali, analizzando il loro impatto nel lungo termine e il contributo che possono offrire all’economia e all’internazionalizzazione del sistema scolastico italiano e romano.
Daniele Denti:
“La vera crescita non nasce quindi dai mercati o dal commercio, che ne sono la conseguenza. Nasce nelle menti. È lì che si crea il vantaggio competitivo. È lì che si forgia il cambiamento.
Una buona scuola non forma solo individui: attiva interi sistemi, muove economie, trasforma la società.”
Giovanni Piccolo:
“Le scuole internazionali contribuiscono a un modello più ampio di wellbeing urbano e sociale, fungendo da catalizzatori di benessere non solo per gli studenti iscritti, ma per l’intera città. Quando queste scuole collaborano con le istituzioni pubbliche, condividono risorse, promuovono la sostenibilità e creano spazi di dialogo tra culture e sistemi, generano un impatto che va oltre i confini dell’istruzione.”
Lorenzo Fioramonti:
“Roma e l’Italia possono avere una forte vocazione di internazionalizzazione, attraendo i migliori talenti al mondo e coltivando i tanti talenti che abbiamo nel nostro Paese, ma che troppo spesso trascuriamo. Il nuovo Hub consentirà di rafforzare il rapporto tra istruzione internazionale ed istruzione pubblica”.