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Come attribuire i compensi accessori ai docenti e agli Ata

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Il CCNL scuola prevede che i compensi accessori maturati dal personale docente e ATA nel corso dell’anno scolastico vengano liquidati a luglio e, comunque, entro il 31 agosto.

Quali sono i compensi accessori da liquidare al personale scolastico?

A tal proposito bisogna fare riferimento al MOF, ovvero “Fondo per il miglioramento dell’offerta formativa” (art. 40 del CCNL “Istruzione e ricerca”), dove confluiscono:

a) il Fondo per l’Istituzione Scolastica (FIS)

b) le risorse destinate ai compensi per le ore eccedenti del personale insegnante di educazione fisica nell’avviamento alla pratica sportiva;

c) le risorse destinate alle funzioni strumentali al piano dell’offerta formativa, adesso triennale;

d) le risorse destinate agli incarichi specifici del personale ATA;

e) le risorse destinate alle misure incentivanti per progetti relativi alle aree a rischio, a forte processo immigratorio e contro l’emarginazione scolastica;

f) le risorse destinate alle ore eccedenti per la sostituzione dei colleghi assenti di cui all’art. 30 del CCNL 29/11/2007;

g) le risorse previste dalla legge 107/2015 per la valorizzazione del personale docente, oggetto di contrattazione integrativa in quanto “salario accessorio”.

Al fine di procedere con i pagamenti spettanti al personale scolastico, senza addentrarci nei meandri dei diversi livelli di contrattazione, a livello di singola istituzione scolastica il dirigente scolastico, coadiuvato dal DSGA, deve rispettare alcune procedure e i relativi tempi.

Di seguito tracciamo una scaletta dei passaggi necessari prima di provvedere a emanare il cedolino:

1) Prima tappa fondamentale è la sottoscrizione, entro il mese di novembre di ogni anno scolastico, del Contratto integrativo d’istituto tra dirigente scolastico, nella qualità di rappresentante dell’amministrazione scolastica, e la RSU e, se presenti, i rappresentanti delle organizzazioni sindacali territoriali firmatarie del CCNL.

2) Sottoscritto il Contratto integrativo d’istituto, il dirigente scolastico attribuisce gli incarichi al personale scolastico che potrà così svolgere i diversi compiti: attività aggiuntive d’insegnamento (progetti extracurricolari) o funzionali (partecipazione a commissioni, gruppi di lavoro, ecc.), collaboratori del dirigente scolastico, docenti incaricati di funzione strumentale all’offerta formativa, referenti vari, ore eccedenti, straordinario per il personale ATA, incarichi specifici, ecc.;

3) Nella prima metà di giugno il dirigente scolastico provvede ad effettuare un monitoraggio delle attività svolte dal personale scolastico in modo da predisporre la lista dei compensi da attribuire.

4) Effettuato il monitoraggio, entro il mese di giugno il dirigente deve incontrare la RSU, invitando anche i rappresentanti delle organizzazioni sindacali territoriali firmatarie del CCNL, per il confronto sulle somme impegnate e sulle attività realmente svolte dal personale scolastico. E’ in questa sede che il dirigente scolastico deve fornire alla RSU, e ai sindacalisti presenti, la lista dei compensi attribuiti al personale, mantenendo l’impegno al rispetto della riservatezza che, come risaputo, è spesso oggetto di controversia.

Nel caso di risorse impegnate e non spese, dirigente e RSU devono procedere ad un’ulteriore contrattazione per la loro utilizzazione.

A questo punto il DSGA provvederà ad inserire nel sistema informativo i dati necessari per l’attribuzione dei compensi non appena il MEF provvederà a rendere disponibili le funzioni.

Negli ultimi due anni è stato registrato un ritardo da parte del MEF nel trasferire i finanziamenti alle scuole per cui si è assistito all’erogazione dei compensi accessori ben oltre il mese di agosto come previsto dal contratto.

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