Home Personale Concorso dirigenti scolastici, ADI: Miur incapace. ANDIS: scongiurare le reggenze

Concorso dirigenti scolastici, ADI: Miur incapace. ANDIS: scongiurare le reggenze

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Dura presa di posizione dell’Associazione Docenti e Dirigenti scolatici Italiani sulla vicenda del corcorso per dirigenti scolastici.

Le dichiarazioni di Alessandra Cenerini

“La nostra associazione – dichiara la presidente Alessandra Cenerini – esprime la propria indignazione di fronte  al riprodursi di  situazioni che vedono concorsi pubblici, in particolare dei dirigenti scolastici, annullati dal TAR.  L’Amministrazione dimostra ancora una volta, ciò che è ormai storicamente documentato, ossia la propria incapacità a gestire in modo corretto, efficace e  tempestivo la selezione  dei dirigenti scolastici.  Ne sono recente dimostrazione le innumerevoli  sanatorie stabilite al riguardo dalla Legge 107/2015″.
“Nessun Paese europeo ha una situazione simile alla nostra” prosegue Cenerini che, poi, osserva che “basterebbe  analizzare ciò che si fa a Trento e Bolzano, dove ogni due anni si svolgono regolarmente i concorsi per dirigente scolastico, senza nè ricorsi , nè sanatorie,   né  l’attribuzione di incarichi per supplire alla vacanza di posti”.
Secondo l’ADI è inevitabile che anche questa volta la vicenda si concluda con una sanatoria, purchè “sia davvero l’ultima” aggiunge però la presidente.
Ormai è chiaro – sempre secondo l’ADI, che “è indispensabile rivedere radicalmente  il sistema di selezione dei dirigenti scolastici” che dovrebbe servire per “reclutare le persone più idonee, per competenze ed attitudini, a svolgere la complessa e fondamentale  professione  della dirigenza scolastica”.

Anche l’ANDIS protesta

Nelle ultime ore anche l’Associazione dirigenti scoastici (Andis) è intervenuta sull’argomento affermando che “nel malaugurato caso in cui il Consiglio di Stato dovesse dare torto al MIUR nel giudizio di merito, spetterà ovviamente al Governo e al Parlamento di farsi carico, come più volte è avvenuto in passato, di approvare un provvedimento legislativo che sani la posizione dei vincitori”.
“Infatti – conclude l’Andis – non è immaginabile uno scenario in cui non si proceda a nominare i titolari sulle migliaia di sedi di dirigenza vacanti e che si prolunghi ulteriormente la disastrosa stagione delle reggenze”.

 

 

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