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Concorso docenti, anche la Lega Nord chiede di raddoppiare i punti delle supplenze

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La Lega Nord accoglie con soddisfazione la proposta del Cspi di raddoppiare il punteggio delle supplenze per il concorso a cattedra.

La proposta leghista è di passare da 0,5 a 1 punti, avvalorando quindi i periodi di servizio per tutti gli abilitati che verranno reputati idonei a seguito delle prove per accedere direttamente all’immissione in ruolo.

“Va presa in considerazione la proposta del Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione (Cspi) di portare a 1 punto la valutazione di ogni anno di servizio degli insegnanti precari per il prossimo concorso. L’esperienza ha il suo peso nella formazione dei docenti, per cui appare del tutto inadeguata l’indicazione ministeriale di offrire solo 0.5 punti l’anno”, ha detto il 30 gennaio Mario Pittoni, responsabile federale Istruzione della Lega Nord.

“Trovo senza senso – aggiunge Pittoni – le polemiche di questi giorni, tese a stabilire se vengano prima gli interessi degli studenti o quelli degli insegnanti. Ovvio che al primo posto debbano esserci gli studenti, ai quali va garantito un corpo docente all’altezza della situazione”.

 

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Secondo il leghista, infatti, “la qualità dell’insegnamento passa per la stabilizzazione dei docenti più titolati ed esperti, cosa che costituisce interesse primario anche dei docenti. A preoccuparmi – conclude Pittoni – è invece chi spinge soltanto sui titoli, facendo pensare ad altri tipi di interesse…”.

Le ‘frecciatine’ di Pittoni riguardano, in particolare, la decisione del Miur di assegnare 5 punti per l’abilitazione all’insegnamento. Che corrispondono, allo stato attuale del regolamento previsto dal Miur per la procedura del prossimo concorso, a 10 anni di supplenze annuali. Avvalorando la tesi che in Italia viene conferito un peso davvero eccessivo ai titoli conseguiti, rispetto all’esperienza diretta sul campo. E questa è una critica prodotta, lo ripetiamo, dallo stesso Cspi.

Pe sapere come andrà a finire, c’è ora solo da attendere qualche giorno, al massimo poche settimane. Solo quando saranno pubblicati i vari bandi, con allegati annessi, relativi al concorso per seleazione 63.712 nuovi docenti, sapremo infatti se la richiesta di raddoppiare la valutazione del servizio annuale sarà stata realizzata nero su bianco.

 

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