Home Attualità Consiglio Generale nazionale della CISL Scuola il 30 maggio a Caivano. Perché?

Consiglio Generale nazionale della CISL Scuola il 30 maggio a Caivano. Perché?

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Giovedì prossimo, 30 maggio, la CISL Scuola riunirà a Caivano, nei locali dell’Istituto Comprensivo 3 “Parco Verde”, il proprio Consiglio Generale nazionale. La scelta di tenere presso quell’istituzione scolastica la riunione di un organismo statutario ha un preciso significato, richiamato anche dal tema che sarà centrale nella relazione e nel dibattito, “Una scuola che non abbandona nessuno”. A sottolineare l’importanza e il senso dell’evento è anche la partecipazione del segretario generale della CISL, Luigi Sbarra, che concluderà i lavori del Consiglio, i quali verranno aperti dalla relazione della segretaria generale della CISL Scuola, Ivana Barbacci.
Era stato lo stesso Sbarra, del resto, a lanciare la proposta di una presenza diretta a Caivano quando, lo scorso 14 ottobre, era intervenuto all‘Assemblea Organizzativa della CISL Scuola, nel corso della quale i dirigenti degli istituti scolastici di quella realtà territoriale, teatro nei mesi precedenti di gravissimi episodi di violenza a danno e per opera di minori, avevano portato la testimonianza diretta della difficoltà, ma anche della straordinaria importanza, di garantire quotidianamente la presenza della scuola in un’area di così acuta emergenza socio-educativa.
Quella proposta è diventata un preciso impegno che la CISL Scuola e la CISL hanno inteso onorare con la riunione del 30 maggio, ma che in realtà ha un preciso riscontro in una linea politico sindacale che assume costantemente, come tema centrale, l’obiettivo di un forte investimento di attenzione e risorse su quella che potrebbe essere definita una “prima linea” per il nostro sistema scolastico, e per chi direttamente si trova a operare in realtà particolarmente problematiche.
L’attenzione per queste realtà, sottesa anche a precisi obiettivi e missioni del PNRR (riduzione dei divari territoriali, prevenzione e contrasto alla dispersione scolastica), è uno temi portanti del manifesto “Una scuola che unisce”, con la cui approvazione si erano chiusi nell’ottobre del 2022 i lavori dell’Assemblea Nazionale CISL Scuola, a pochi mesi di distanza dalla celebrazione del Congresso di Riccione, le cui indicazioni trovavano in quel manifesto un’efficace sintesi e un chiaro orientamento operativo per gli impegni dell’organizzazione.
Anche allora la scelta di Palermo non era stata casuale: lo aveva ricordato nella sua relazione la segretaria generale Ivana Barbacci, sottolineando come i divari territoriali non siano solo tra nord e sud, ma vedano certamente nel mezzogiorno un’area su cui intervenire con priorità, per la scuola e non solo. Concetto ribadito anche in un passaggio nel quale si afferma che “il diritto allo studio non può essere a geometria – o geografia – variabile: a tutti vanno date pari opportunità” con l’impegno a “sostenere con particolare attenzione le realtà più deboli, in gran parte presenti al sud ma individuabili anche in altre aree del Paese, ad esempio nelle periferie delle aree metropolitane”.
Allo stesso modo, non era stata casuale la scelta di svolgere a Catania, a settembre del 2023, uno dei convegni promossi dal Comitato per la ricorrenza del centenario della nascita di don Milani, di cui è stata parte attiva la CISL Scuola.
C’è allora una linea precisa di continuità e coerenza per la nostra organizzazione, che fa della riunione del Consiglio Generale a Caivano qualcosa di più di una semplice testimonianza. A chi opera in contesti così critici, va garantito il massimo di considerazione e sostegno da parte delle istituzioni, della politica, della società civile. Per quanto ci riguarda come sindacato, l’attenzione deve tradursi anche in coerenti scelte da adottare in tutte le sedi in cui si esercitano le nostre prerogative, a partire da quelle contrattuali, perché il lavoro in condizioni di maggior complessità e disagio trovi, sotto ogni profilo, il giusto riconoscimento.

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