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Decreto Sostegni, Serafini (Snals): fare di più su organici e sospendere vincolo quinquennale

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Il Decreto Legge sostegni, in Gazzetta ufficiale dal 22 marzo (pubblicato il testo definitivo del decreto legge n. 41), approvato il 19 marzo dal Consiglio dei Ministri, contiene importanti misure per i settori del comparto Istruzione e Ricerca. “Rappresenta una buona partenza,” sostiene la segretaria Snals Elvira Serafini, ma precisa che bisogna fare uno sforzo in più nella direzione degli organici da stabilizzare e della sospensione del vincolo quinquennale.

Peraltro, il vincolo quinquennale è un tema caldo anche per il sottosegretario all’Istruzione Rossano Sasso, come riferiamo in un articolo precedente.

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“Riteniamo prioritario garantire organici stabili per il prossimo anno scolastico attraverso l’indizione di procedure di reclutamento snelle e semplificate, a partire da quelle rivolte ai docenti in possesso dei titoli di specializzazione su posti di sostegno.”

“Vanno prorogati i contratti a tempo determinato stipulati su organico Covid per garantire la massima sicurezza durante gli esami di Stato. La sospensione del vincolo quinquennale di permanenza nella sede di prima assegnazione è poi una misura assolutamente necessaria nell’attuale fase di emergenza sanitaria e le connesse difficoltà di spostamenti tra le regioni.”

La sintesi del Decreto sostegni

Vengono prorogate al 30 giugno le tutele per i lavoratori fragili che potranno continuare a svolgere la prestazione lavorativa in modalità agile e, in caso di assenza, non saranno sottoposti al periodo di comporto.
Con l’art. 31 del decreto vengono introdotte misure per finanziare (150 milioni di euro) gli acquisti di dispositivi digitali per gli alunni disabili, di materiali e servizi di pulizia. Vengono pure finanziati (150 milioni di euro) le iniziative di potenziamento dell’offerta formativa da svolgersi dalla fine delle lezioni e fino al 31 dicembre.
Le assenze dovute alle vaccinazioni non comportano trattenute né riduzioni del trattamento economico.
Vengono poi finanziate (35 milioni di euro) le attività didattiche digitali nelle regioni del Mezzogiorno per l’acquisto di strumenti per ambienti digitali integrati.
Viene incrementato il fondo per le emergenze del sistema dell’Università, della Ricerca e dell’AFAM.

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