Il metaverso non esiste. Realtà virtuale in classe? Non servono 25 visori per 25 alunni: a Didacta 2023, Benassi (Indire)

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Si è aperta ieri, l’8 marzo, l’edizione 2023 della Fiera Didacta Italia, l’appuntamento fieristico sull’innovazione nel mondo della scuola che ha luogo a Firenze, negli spazi della Fortezza da Basso. La Tecnica della Scuola, presente all’evento, ha avuto modo di incontrare Andrea Benassi, ricercatore Indire, con cui si è discusso di un tema scottante: il metaverso. Ecco cosa ci ha raccontato:

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Cos’è il metaverso?

“Si tratta di un universo di realtà virtuali interconnesse. Il problema in questo momento è che le realtà virtuali esistono ma non sono ancora interconnesse. Quindi il metaverso ancora non esiste. Ci tengo a dirlo perché è una parola che circola molto. Si tratta di una prospettiva a cui arrivare, una confederazione di mondi che ancora non sono diventati universo”.

Un’applicazione pratica per la scuola è lontana dal compiersi?

“No, questi mondi ancora non interconnessi sono comunque possono essere qualcosa che può essere già usato a scuola. Ad esempio in aule metaverso ci si può collegare a laboratori virtuali. Che senso ha tutto ciò? Un laboratorio virtuale non deve fare i conti con problemi economici. In più si può fare molta simulazione: in virtuale le conseguenze di un errore sono molto più basse. Il virtuale è una realtà propedeutica rispetto alla realtà fisica”.

Cambia il ruolo del docente e del discente?

“Ciò dipende dalla realtà virtuale e da quello che si vuole fare con essa. In un laboratorio virtuale, così come nella realtà, il docente non sta in cattedra ma sta dietro agli studenti, predispone qualcosa”.

Il metaverso si può applicare a una didattica prettamente laboratoriale o a tutte le discipline?

“Si può applicare a tutte le discipline. In un certo senso la realtà virtuale realizza il sogno di tutte le scuole: sarebbe bello imparare per esperienza, entrare dentro un cratere di un vulcano per capire cosa succede durante un’eruzione, ad esempio. La realtà virtuale è quindi il sogno della scuola”.

Occorrono investimenti onerosi per dotare le scuole di laboratori virtuali?

“Al momento gli strumenti per accedere alla realtà virtuale, e quando ci sarà, il metaverso, sono i visori Vr, che hanno un costo di 350/400 euro l’uno. In una classe ne servono 4 o 5. Il motivo? Essendo didattica laboratoriale non ci devono essere 25 studenti con il visore. In un laboratorio fisico è difficile che ci siano 25 studenti che facciano esperimenti tutti nello stesso momento. Ad indossare i visori sono quelli che in quel momento fanno laboratorio, mentre gli altri assistono. Quello che si vede nei visori può essere trasmesso su un monitor centrale”.

Il docente deve avere una formazione mirata?

“Come Indire abbiamo fatto delle sperimentazioni questo inverno e ci siamo trovati di fronte ad una situazione piuttosto normale: una nuova tecnologia che entra a scuola e che ha bisogno di acclimatarsi. Più che formazione parlerei di una familiarizzazione. Lo abbiamo già visto con le lim. Oggi è semplicissimo usarle; quando sono entrate a scuola occorreva l’aiuto del tecnico perché era un oggetto nuovo. Ecco siamo di fronte non a una difficoltà di utilizzo, con i visori non bisogna premere pulsanti. Però è una cosa nuova: per questo c’è bisogno di una formazione che aiuti ad acclimatare la scuola verso un oggetto nuovo”.

Questi strumenti si potrebbero acquistare già oggi?

“Tante scuole lo hanno già fatto, abbiamo fatto delle sperimentazioni. Il problema è che ad oggi ci sono pochi contenuti per le scuole. Se si comprano i visori e si guarda alle applicazioni acquistabili si trova poco per la scuola. Per fare debate in realtà virtuale abbiamo dovuto fare un accordo con un’azienda. La speranza è che a breve ci siano molti più contenuti per la scuola”.

La Tecnica della Scuola presente a Didacta

La Tecnica della Scuola, attiva nel campo dell’informazione scolastica da oltre 70 anni, dopo il successo di Fiera Didacta Sicilia, è presente per la prima volta alla Fiera Didacta Italia allo stand C27 (padiglione Cavaniglia), nella sezione dedicata all’editoria e alla stampa di settore.

L’obiettivo è quello di riflettere sulle novità relative alla formazione dei docenti e degli studenti come l’Intelligenza Artificiale, Chat Gpt, il Metaverso, le materie Stem, Scuola 4.0 e la Robotica Educativa: insomma, tutti elementi della scuola del futuro.

Per chi si registrerà presso il nostro stand, saranno subito disponibili in omaggio il corso online di sei ore “Strategie educative efficaci per l’insegnante di oggi”, tenuto dal formatore Giovanni Morello, e una pratica shopper in cotone!

Le attività della Tecnica della Scuola a Fiera Didacta Italia, in duplice qualità di testata giornalistica e di ente di formazione accreditato dal Mim, sono molteplici, da interviste itineranti a momenti di approfondimento con formatori ed esperti sui temi più disparati.